Il centravanti rossonero ribadisce quanto detto già ieri: “Mi spiace soprattutto per i miei compagni, che ho lasciato da soli. E’ con loro che fatico e tribolo ogni giorno. Poi, ovviamente, per i tifosi che ci tengono tanto e per la stessa società. Ho creato un danno e non era il caso. Chiedo perdono anche a Banti, non dovevo dirle certe cose. Ma non mi va bene una cosa: se Mario fa un brutto fallo, deve essere punito Mario. E se un altro fa un brutto fallo su Mario deve essere punito anche lui“.
SuperMario, poi, spiega cosa lo rende spesso nervoso: “So che giocare al calcio comporta prendere delle botte, ma non voglio chiudere la carriera a 28 anni. Qui non si usa la stessa misura che in Inghilterra o in Champions, lì i rossi sono rossi per tutti, come per i gialli. So bene, però, che devo essere più forte, più freddo. Anche Messi e Ronaldo s’arrabbiano quando sono picchiati, ve lo assicuro. Ma mi rendo conto che per puntare in alto devo essere più bravo a resistere in certe situazioni“.
Quella contro il Napoli è stata una partita a dir poco maledetta: “Il Signore domenica s’era distratto. Ho tirato cinque volte in porta, ma non è mai entrata prima del novantesimo. Anche con la Nazionale è andata così, è un periodo sfigato. Primo rigore sbagliato? Prima o poi doveva succedere. Certo me l’hanno tirata… Ma è vero che l’altra sera mi sono deconcentrato. Lui è stato bravo, io, però, l’ho guardato negli occhi solo sino ad un certo punto. Poi, ho abbassato lo sguardo ed è finita male“.
Parlando di allenatori, Mario si sofferma sia sul suo tecnico Allegri che su Montella, spesso critico verso di lui: “Col mister va tutto bene, adesso dobbiamo solo avere un po’ di fortuna per tornare subito tra le prime tre-quattro in classifica. Montella? Non so perché lui si preoccupi tanto di me. Non abbiamo avuto mai un problema direttamente. Comunque stia tranquillo perché contro la Fiorentina non sono squalificato“.
La chiusura è sul momento della squadra, molto in ritardo rispetto alle altre grandi del campionato: “Ho seguito da casa la partita contro il Bologna. La prestazione è stata per lunghi tratti positiva, ma è un momento così. Abbiamo delle pause e le paghiamo, passerà. Poi c’è anche la Champions e, nonostante un problemino al ginocchio, sono carico per l’Ajax. Ad Amsterdam dovremo dare seguito alla vittoria sul Celtic, l’obiettivo è arrivare il più tranquilli possibile alla doppia sfida contro il Barcellona“.
Fonte: SpazioMilan.it
Articolo modificato 27 Set 2013 - 14:14