SUL NAPOLI IN CAMPO. “L’idea del turn over operata da Benitez è giusta ed anche i tifosi la rispettano senza giudicare le sue scelte. Da quando sono qui, ci tengo tantissimo all’importanza delle gerarchie in società ed il tecnico ha sempre carta bianca su chi schierare e su chi ritiene essere più in forma o giusto dei compagni di squadra. Higuain? E’ un vero fuoriclasse, è successo tutto velocemente anche con lui. Stavamo trattando Damiao ma ci furono tantissimi problemi riguardo i diritti d’immagine e cambiammo obiettivo. Ero in ritiro con il Napoli a Dimaro e dissi al mio staff di chiamare subito il Real per trattare El Pipita. In pochi minuti chiudemmo per 38 milioni di euro più bonus. Il giorno dopo volai a Venezia e parlai con il padre ed il fratello: dopo 8 ore eravamo tutti convinti ed arrivò in azzurro. Non sapevo dell’interessamento per lui dell’Arsenal, ora posso ironicamente dire che mi dispiace per loro e sono felicissimo per noi”.
SUL PASSATO. “Cavani? E’ vero che in pole c’era il Manchester City ma offriva soltanto 35 milioni di euro. Se avessi dovuto dirgli addio, l’avrei voluto fare in grande stile com’è poi successo anche perché avevamo bisogno di più soldi per comprare un altro campione. La fuga in motorino alla stesura dei calendari? Fu divertentissimo, nessuno capì che in realtà ero arrabbiato con il mio dirigente e siccome il mio autista era al ristorante, bloccai il primo passante motorizzato ed andai via. Lui non aveva la minima idea di chi fossi ma è stata una scena davvero unica”.
IL FUTURO. “Sono molto affascinato dal calcio inglese e non escludo di acquistarne un club prima o poi. Stesso discorso per gli Stati Uniti, lì il calcio è ancora molto arretrato rispetto all’Europa ed ad altri luoghi del mondo. Adesso però, penso solo al Napoli ed a dare il massimo in questa bellissima stagione. Poi c’è sempre il cinema, che assorbe tutto il pochissimo tempo che mi resta quando non penso solo agli azzurri”.