Occhio, qualcosa si muove: su una tratta internazionale che tutto osserva e nulla ignora, osservando giovani di belle speranze e qualche top player eventualmente buono per le esigenze future. Il mercato non va mai in vacanza e persino quando pare stia sonnecchiando, c’è un universo intero che si muove, che scruta, che annota. La verità , tutta la verità e nient’altro che la verità è ancora lontanissima, però si può cominciare a leggere tra le righe del romanzone, che prevede sempre capitoli freschi di stampa.
DIFESA – I soliti noti, però che uomini: Rami ha rotto con il Valencia e va accostato necessariamente al Napoli. La querelle dell’estate che l’ha tenuto distante dal San Paolo è uno scarabocchio che si elimina d’incanto, però dipenderà dalla valutazione, dall’ingaggio e dalla possibilità di infilare nella trattativa un calciatore, nello specifico Federico Fernandez che in Spagna ha estimatori mentre in Italia fatica a calarsi nel ruolo di centrale, lo stesso che gli è valso a più riprese la maglia da titolare della Nazionale argentina. Altrimenti, dovesse servire, va sempre di moda Skrtel, centrale di spessore fisico e d’esperienza al quale Benitez non dovrebbe neppure sussurrare i movimenti, avendoli già spiegati all’epoca del Liverpool. Ma il mercato è anche altro, è uno sguardo al futuro, quello che il Napoli pensa possa.
CENTROCAMPO – La new entry è Karim Laribi, centrocampista di lotta e di governo del Sassuolo, un tipetto niente male che al San Paolo s’è fatto notare e che Bigon aveva già annotato nel proprio taccuino: i monitor sono in funzione e le antenne sono dritte, osservatori in pianta stabile ovunque, dunque a Reggio Emilia o dove giocano i ragazzi di Di Francesco. Ma guai negarsi qualche emozione forte: Javier Mascherano rientra nell’elite del calcio internazionale, è da considerare un inavvicinabile e però resta lì, nel giardino dei sogni; e se poi dovesse mutare qualcosa, a Napoli sapranno cosa fare.
BRASIL – Ma il mercato è anche ciò ch’è stato, cioé il passato: e val la pena continuare a seguire le evoluzioni di Edu Vargas, un fenomeno con la sua Nazionale che poi con il Gremio ripiomba nella normalità . Ma quei dodici milioni di euro spesi per avere l’ex pallone d’argento del Sud America meritano doverso rispetto e pure quel talento va tutelato: il prossimo trimestre sarà quello nel quale il Napoli cercherà di avere le risposte utili per le definitive valutazioni. Dunque: riprenderlo o lasciarlo… Ma questa è già tutta un’altra storia.
Fonte: Il Corriere dello Sport