La rabbia e la voglia di Gonzalo Higuain: colorate d’azzurro-Napoli e screziate di albiceleste-Argentina. Il campionato e la Seleccion in prospettiva, tre partite e un incubo da scacciare già domenica al San Paolo: quel fastidio alla coscia sinistra che lo ha costretto a vivere da spettatore incavolato la notte dell’Emirates. Di corsa, il Pipita: vuole smaltire e tornare al centro dell’attacco sin dalla sfida con il Livorno, e poi saltare su un aereo e raggiungere l’Argentina per le ultime due – ininfluenti – gare di qualificazione al Mondiale 2014. Tutto strettamente collegato. Tutto in pochi giorni.
LA TERAPIA – E allora, il programma. La tabella che Higuain ha continuato a seguire anche ieri di ritorno da Londra: arrivo all’alba a Capodichino, un po’ di riposo e poi via, pronto per le terapie di rito utili a smaltire l’affaticamento che, per motivi precauzionali, lo ha convinto a non rischiare con l’Arsenal. La storia di Gonzalo, la struttura fisica e quel modo di giocare così intenso ed esplosivo hanno consigliato un martedì di riposo, certo, ma la voglia di tornare subito protagonista è un chiodo fisso: domenica c’è il Livorno, e a dirla tutta ci sono anche le partite con il Perù a Buenos Aires, al Monumental l’11 ottobre, e quella con l’Uruguay di Cavani, al Centenario il 15 ottobre. Un tris che il Pipita vuole calare a tutti i costi.
LA VOLONTA’ – Percentuali? Beh, i termini della storia sono tutt’altro che negativi, e anzi a naso l’idea che Rafa recuperi Higuain in vista del Livorno è molto più che probabile: per valutare il suo impiego dal primo minuto, però, bisognerà attendere il responso degli allenamenti – misti alle terapie – in programma a partire da oggi al centro sportivo di Castel Volturno dopo la pausa di ieri. Di certo c’è la volontà dell’attaccante: lui vuole giocare, sia con il Napoli sia con la Nazionale, e dunque il punto di partenza sembra il migliore possibile.
Fonte: Il Corriere dello Sport