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Quel dannato ventuno. Statistiche alla mano il Napoli è secondo in classifica dopo sette giornate di campionato, ha segnato diciotto goal, subendone appena quattro. In questa particolare classifica di rendimento solo i giallorossi sono riusciti a fare meglio dei partenopei vantando infatti il miglior attacco della serie A (con due goal in più di Higuain & company) e la miglior difesa con un sol goal subito. La porta dell’ex De Sanctis è rimasta infatti imbattuta dalla terza giornata di campionato quando in quel dello stadio Tardini di Parma Jonathan Ludovic Biabiany violò la porta capitolina al 39esimo minuto di gioco.

Da allora zero goal subiti ed una convinzione che cresce di giorno in giorno per la compagine di capitan Totti. Non ce ne voglia la vecchia signora, ma la squadra di mister Conte non sembra reggere il gioco di numeri con i dirimpettai. La squadra bianconera ha infatti segnato “appena” quattordici goal (due in meno anche dell’Inter di Mazzarri), subendone “già” sei.

Carte alla mano quindi, i partenopei sembrano al momento coloro che meglio affrontano i doppi impegni settimanali, considerando che gli uomini di Garcia non hanno nessun impegno europeo (così come l’Inter a -5 rispetto al Napoli) e che il cammino dei partenopei in Champions conta un’importante vittoria interna prima del tonfo di Londra, mentre i bianconeri hanno stentato nelle due uscite iniziali. Che il turnover di Benitez sia veramente cosa buona e giusta? Delle altre compagini impegnate nella minor europa, Lazio e Fiorentina stentano in campionato, alternando ottime prestazioni a qualche battuta di arresto.

Tutto quindi all’insegna del mister spagnolo, i cui metodi di allenamento furono anche sottoposti a critiche durante il ritiro precampionato. Con un Higuain a mezzo servizio, Albiol acciaccato e Maggio indisponibile per un mese, il Napoli ha saputo tirar fuori dal cilindro la rivalutazione di alcuni elementi ai margini della rosa negli scorsi anni (pensiamo ai vari Fernandez e Mesto), ha saputo aspettare acquisti importanti (vedi Mertens) e gettare nella mischia ragazzi da responsabilizzare (Zapata). Diabolico Sassuolo, se non fosse per quella battuta d’arresto, quei dannati ventuno punti sarebbero nostri. Ma forse così c’è ancora più gusto in attesa di Roma.

Antonio Picarelli

Articolo modificato 7 Ott 2013 - 12:49

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