FINALMENTE MATURO IN ITALIA – Il tecnico spagnolo si presentò alla vigilia del primo incontro pronunciando un suo postulato in conferenza stampa: “sin prisa pero sin pausa”, quasi manifestando la sua voglia di partire bene subito e gestire al meglio le proprie energie fisiche. Ed infatti quel Napoli mise subito il Bologna alle corde, dimostrando lo stesso nelle partite successive. La gara con il Milan al San Siro ne è l’esempio perfetto. Sei minuti per far valere la propria forza, creare ripetute palle gol e mettere in discesa la partita grazie al gol di Britos. Lì a San Siro contro i diavoli rossoneri, lì dove il Napoli targato Mazzarri riusciva a soffrire e a snaturarsi pur di portare a casa il risultato minimo con il massimo sforzo. Approccio azzeccato sia con le grandi che con le piccole, dove sbloccare il match sin da subito può dare forza e morale. Con il Livorno la magia di Pandev dopo quattro minuti ha dimostrato la forza mentale di questo gruppo e soprattutto ha risparmiato ai tifosi un bel po’ di patemi come sempre accadeva.
IN EUROPA BISOGNA CAMBIARE ROTTA – Nel contesto europeo la squadra azzurra però accusa ancora un po’ la sua “immaturità”. Con il Borussia fu ansia da prestazione visto lo spettacolo di luci e di voci creato dal San Paolo, all’Emirates invece la “prova del nove” tagliò le gambe agli uomini di Benitez che nei primi 14 minuti subirono un uno – due devastante. Cambiare e migliorare si può. Sia Rafa che De Laurentiis sono consapevoli di tutto ciò e raccontano senza sosta di avere tra le mani un club importante ma da coltivare e allevare con calma e senza spasmodiche pressioni. Un progetto che punta in alto, con l’ambizione di arrivare in vetta vittoria dopo vittoria, la miglior medicina che il “dottor Rafa” vuole prescrivere alla sua creatura.
Sabato Romeo
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Articolo modificato 7 Ott 2013 - 18:26