Firenze. Razzismo, stadi chiusi, l’allenamento a Quarto sul campo della squadra antiracket. E ancora: la lotta per lo scudetto, la sfida tra Roma e azzurri, il duello tra Garcia e Benitez, i suoi ricordi di Napoli da avversario. Cesare Prandelli parla al Mattino toccando tutti i temi più caldi di attualità.
E confessa: “Come mi sarebbe piaciuto avere in Nazionale uno come Marek Hamsik. E’ lo straniero più forte che gioca in Italia”. Sulla partita all’Olimpico ammette:
“Per lo scudetto non ci sono solo Roma e Napoli, ma almeno in sette lottano per il titolo”. Non nasconde la sua ammirazione per Benitez: “Il suo calcio inizia dal rinvio del portiere”.
L’Italia si allenerà a Quarto lunedì prossimo. “Non ho mai voluto che la mia Nazionale vivesse in una torre d’avorio, giusto andare dove si pensi ci sia bisogno di noi”. Sui cori anti-napoletani. “La chiusura dello stadio del Milan è una sconfitta per tutti”.
E ancora sul filo dell’amarcord: “Mi ricordo quando nell’81 al San Paolo con la Juventus vinsi a Napoli lo scudetto. Il mio primo scudetto”.
Fonte: Il Mattino