“Ero nervoso, ho vissuto l’intera giornata in una stato di tensione mentale non indifferente. Ad ogni modo, tutto è andato per il meglio, abbiamo vinto e ci siamo qualificati per i Mondiali. Durante il match, però, non ho apprezzato il comportamento dei tifosi albanesi nei miei confronti. E pensare che, grazie alla Svizzera, ben cinque giocatori di origine kosovara potranno disputare una competizione di livello assoluto. Sicuramente non dimentico i miei natali e ciò che è accaduto in passato, ma io gioco per la Svizzera e sono orgoglioso di appartenere a questa nazionalità“.
Sul ruolo che potrà recitare la Svizzera
“Potrà rivelarsi un’esperienza indimenticabile…ma soltanto se daremo il massimo. Andare in Brasile con l’intento di partecipare e basta non serve, perché so bene cosa significherebbe per il paese un eventuale accesso agli ottavi o addirittura ai quarti di finale. Un po’ come accadde nel 2006 in Germania; ricordo i miei genitori che mi raccontavano l’incredibile gioia collettiva vissuta in quei giorni fantastici“.
Articolo modificato 12 Ott 2013 - 15:36