Un azzurro che più azzurro davvero non si può. Quale migliore sede cromatica se non il San Paolo? Laddove martedì sera il colore del Napoli aumenterà d’intensità all’arrivo della Prandelli-band. A passo di parata, visto che la qualificazione ai Mondiali è già in cassaforte, ma bisogna tuttavia darsi un certo tono, il giusto contegno. Per onorare gli impegni di calendario e, naturalmente, assicurare la regolarità delle eliminatorie. E perciò, martedì sera, a nove giorni dallo scorrevole e festante Napoli-Livorno, lo stadio di Fuorigrotta riaprirà i cancelli, infischiandosene della pausa-campionato. Si riaccende la festa, stavolta già partendo come tale, visto che la posta in palio è completamente diversa da quelle solite. A Napoli poi, si sa, la bulimia di calcio è cosa inarrestabile e quanto più si mangia tanto più aumenta a dismisura l’appetito.
Il calcio certo, ma stavolta il senso si allarga e prende consistente spessore. Si arriva al San Paolo ma passando per Quarto, dove già da tempo si sono gettate le basi per un sostegno concreto alla legalità. Anche la Nazionale ci tiene a lasciare una fattiva testimonianza, mettendo da parte le parole, per lasciare una chiara e profonda impronta sul campo. Andando ad allenarsi al Giarrusso, stadio della città flegrea, casa della Nuova Quarto per la legalità (attualmente prima nel girone A di Eccellenza), sottratta ai clan camorristici dalla magistratura e non solo simbolicamente restituita al territorio. Il tam tam è partito già da mesi e l’iniziativa decollata in verticale, col plauso di istituzioni e cittadini.
Lunedì 14 l’allenamento (ore 11) con porte aperte per gli abbonati al club cittadino (in molti hanno colto la palla al balzo per tesserarsi), ma anche per le scuole, le parrocchie, cui sono stati smistati i circa 250 tagliandi-invito. Alla struttura è stato rifatto il maquillage a tempo di record, ovvio che ci sarà calca (si spera caos ordinato) per l’imperdibile appuntamento con la storia. Quella di Buffon & company a Quarto, laddove comincia la festa per la Nazionale a Napoli.
E poi, naturalmente, il pomeriggio (sempre di lunedì) a rifinire in quel di Fuorigrotta. A porte aperte, prima della conferenza serale del ct. La partita di martedì, come detto, non è fondamentale per la classifica, ma di certo non azzera la quota-appeal. Anche perché nei 24 precedenti a Napoli (13 vittorie, anche se l’ultima risale alla fine del ’97, con la Russia), la piazza ha risposto sempre alla sua maniera, addirittura stabilendo il record di incassi per quell’Argenlina-Italia dei mondiali del ‘90 (quasi sette miliardi). Di certo questa sarà tutta un’altra storia, di certo non si possono fare paragoni, ma è certo che la città sarà pronta ad aggiungere azzurro ad azzurro con le dovute coreografie. Dopo sette anni, da quell’Italia-Lituania (1-1) dei freschi campioni del mondo.
FONTE: Corriere dello Sport
Articolo modificato 12 Ott 2013 - 09:16