Gianluca Agata Navarra vorrebbe una foto con Buffon, D’Auria rubare i segreti a Balotelli, Zinno essere schierato come centrale di sinistra al posto di Chiellini. E tutti vincere la partita di oggi a Portici che viene prima di qualsiasi visita della Nazionale. A partire da Riccardo Zinno, trentaseienne difensore di Soccavo, che della squadra flegrea è il capitano. «Il nostro campionato è l’Eccellenza, ce lo stiamo ripetendo ogni giorno ma certo sapere che domani verranno gli azzurri rischia di far perdere di vista la realtà».
Cosa vi siete detti con Prandelli al San Paolo?
«Beh, in realtà fu una sfida di un mio compagno di gioco, Fofò. Volete vedere che vado da Prandelli e gli parlo? Ci disse. Ed effettivamente fu così superò la calca e poi ci chiamò tutti»
Potenza di chiamarsi Quarto.
«Quando tutto questo finirà porterò con me un grande orgoglio. In quindici anni di carriera dilettantistica sono stato a Pozzuoli, Bacoli, Carano, Quarto ma qui c’è la sensazione di star vincendo due campionati. Ed io sono orgoglioso di essere il capitano di questa squadra».
La cosa che ha fatto più male?
«Molti hanno insinuato che ci favorivano in campionato. I punti ce li siamo sempre sudati sul campo».
La visita più bella?
«A Roma, dal Papa. Abbiamo anche gettato sulla “Papamobile” la nostra maglietta. L’avrà benedetta».
Domani il grande giorno, emozioni?
«Beh, innanzitutto arrivarci con i tre punti di Portici, poi i miei due pass li ho dati a mia moglie Fabiana che verrà con mio figlio di dieci mesi, Pasquale, ed a mio padre. Li ho imbottiti di macchine fotografiche per immortalare un giorno stupendo che rimarrà sempre impresso nella nostra vita. Potremo dire di aver parlato con Buffon, scambiato un passaggio con Pirlo, incitato Insigne da vicino».
Tutti tifosi del Napoli?
«Nello spogliatoio si scherza: un calcetto agli juventini così per renderli meno competitivi. Magari diventiamo eroi. Scherzi a parte sarà un onore incontrarli tutti».
FONTE: Il Mattino