Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, a Los Angeles per impegni lavorativi, ha parlato, aprendo le porte della sua villa Hollywoodiana, ai microfoni di Tiki Taka, trasmissione “notturna”, di approfondimento sui temi calcistici e non solo, condotta da Pierluigi Pardo, in onda su Italia1.
“Il calcio a Napoli è come il calcio a Rio” -ha dichiarato De Laurentiis- “Rio ha le Favelas come Napoli ha un suo problema sociale molto importante. Si è sempre parlato del problema immondizia, ora si parla della Terra dei Fuochi, quindi è chiaro che bisogna dimostrare che si può creare qualcosa di importante e di positivo. Non è vero che a Napoli non si può lavorare bene, noi ne siamo l’esempio, anche sotto il profilo numerico, perché non dobbiamo dimenticare che il Calcio Napoli è una delle poche realtà calcistiche europee che chiude il bilancio in attivo.”
Il patron azzurro ha parlato anche del comportamento di alcuni tifosi negli stadi: “Nelle tifoserie ci sono sempre delle frange che non rappresentano i veri tifosi, anche se questo è un problema vecchio, che però in Italia non è ancora stato risolto. Secondo me, non bisogna mai reprimere, ma educare, infatti, se fossi il Ministero degli Interni, aprirei un tavolo dove Lega, Federcalcio e Club, in dieci giorni devono trovare la quadra.”
Il presidente, come detto, a Los Angeles per lavoro, non potrà assistere alla partita di Venerdì tra Roma e Napoli: “Non sarò all’Olimpico e mi dispiace moltissimo, ma la vedrò ugualmente, perché è una supersfida, la vedranno almeno un miliardo di persone nel mondo.”
De Laurentiis ha concluso parlando della corsa Scudetto che coinvolge gli azzurri: “Il Napoli non ha mai avuto paura di nessuno, abbiamo un grandissimo allenatore e ottimi giocatori. Sarà una bella sfida a tre con Roma e Juve, non dimenticando grandi squadre come Fiorentina e Inter ma intanto…godiamoci Roma-Napoli.”
Articolo modificato 15 Ott 2013 - 03:20