L’agitatissima presenza di Balotelli in Nazionale ha avuto un burrascoso epilogo notturno, all’aeroporto di Capodichino, perfettamente in linea con i nove giorni precedenti. L’attaccante della Nazionale e del Milan, dopo la partita con l’Armenia al San Paolo, ha abbandonato furibondo lo scalo napoletano, irritato con gli addetti e nervosissimo con chi gli chiedeva autografi e foto.
La lite è stata causata dalla mancata partenza del charter che avrebbe dovuto portare a Milano i giocatori del Milan e che invece non è decollato per la mancata autorizzazione: l’orario limite era stato fissato alle 23,30, ma ai 4 milanisti (Balotelli, Montolivo, Abate e Poli), arrivati a Capodichino dallo stadio un quarto d’ora prima, non è stato concesso di partire, malgrado la corsa nel traffico dell’auto che li accompagnava. Mentre però i suoi tre compagni di club accettavano senza discutere il cambiamento di programma e tornavano in albergo per poi partire stamattina con un aereo di linea per Milano, Balotelli, che era già uscito nervosissimo dagli spogliatoi, se l’è presa con i malcapitati presenti.
Il centravanti ha quindi preteso di accelerare comunque i tempi del rientro: un autista lo ha condotto a Roma, dove ha trascorso la notte in un hotel dell’aeroporto di Fiumicino, e ha preso in mattinata il primo volo disponibile per Milano. Anche i cinque giocatori della Juventus, peraltro, si erano dovuti piegare al contrattempo: già nei giorni scorsi era stata negata l’autorizzazione al charter notturno del club e così Buffon, Bonucci, Chiellini, Marchisio e Pirlo hanno passato una notte in più a Napoli. Ma soltanto Balotelli si è ribellato, alimentando con un nuovo episodio un tormentone ormai davvero infinito.
fonte: Repubblica