Napoli Calcio Femminile: dopo il “danno”, anche la “beffa”

DSCN3737Settimana alquanto turbolenta e travagliata in casa del Napoli Calcio Femminile.

Dopo la sciagurata trasferta di Verona, dove le azzurre sono state sconfitte con un secco 5-0 dal Valpolicella, piovono polemiche sull’arbitraggio del direttore di gara, protagonista indiscusso del match, così come si evince dalla nota ufficiale stillata dalla stessa società partenopea lo scorso martedì, nell’ambito della quale notificava di aver denunciato l’atteggiamento provocatorio e razzista dell’arbitro.

Il Napoli Calcio Femminile, come annunciato al termine della partita di sabato scorso a Verona contro il Valpolicella (società del tutto estranea alla vicenda, compreso i suoi dirigenti e pubblico, corretto ed esemplare), ha presentato un esposto al Dipartimento Calcio Femminile e all’Aia, riportando nel dettaglio i comportamenti dell’arbitro Dall’Oco nel corso dell’incontro. Il direttore di gara, che ha sostituito l’arbitro Locatelli, designato originariamente, ha pronunciato nei confronti di dirigenti e calciatrici, nel corso dell’incontro, diverse frasi provocatorie e razziste (“Da dove venite? Che lingua parlate? Non vi lavate le orecchie?”), oltre alle cinque espulsioni comminate a due ragazze e tre componenti dello staff presenti in panchina. La società ha chiesto ufficialmente di fare luce sull’operato dell’arbitro, non sul piano tecnico ma su quello comportamentale, per evitare che tali episodi possano ripetersi in futuro, e si riserva di adire le vie legali nei prossimi giorni nei confronti del signor Dall’Oco.

Ieri, a gettare ulteriore benzina sul fuoco, è giunto il verdetto del giudice sportivo, diramato attraverso un altro comunicato ufficiale:

Il Napoli Calcio Femminile il giorno successivo alla gara Valpolicella – Napoli ha inoltrato presso gli organi federali un esposto contro l’arbitro Dall’Oca di Finale Emilia responsabile a nostro dire di un condotta razzista e fortemente discriminatoria verso dirigenti e calciatrici della squadra e della città che rappresentiamo.

Ci rendiamo conto che il Giudice Sportivo, probabilmente, dopo aver letto il referto, redatto in assoluta mala fede del signor Dall’Oca, ha provveduto a sancire delle sanzioni che saranno contestate in tutte le sedi sportive e legali.

Di seguito si riportano le decisioni del G.S. e le nostre considerazioni. In particolare:

1a sanzione: AMMENDA

– Euro 1.000,00 NAPOLI CALCIO FEMMINILE

Perché propri sostenitori dal 5º del primo tempo fino al termine della gara rivolgevano agli ufficiali di gara cori offensivi e ingiuriosi gravemente lesivi della dignità sia personale sia dell’intera classe arbitrale. Con l’aggravante che a tale condotta partecipavano tre dirigenti della società precedentemente allontanati dal terreno di gioco.

PECCATO CHE DI SOSTENITORI LA FORMAZIONE PARTENOPEA NON NE AVESSE NEANCHE UNO. MAGARI.

Il calcio femminile si caratterizza per trasferte fatte con esiguo numero di calciatrici e dirigenti. La trasferta veneta è costata ben 8.500 euro, figuriamoci avere la possibilità di portare tifosi o altre persone al seguito. Evidentemente l’arbitro pensava di essere allo Stadio Olimpico a dirigere Roma – Napoli in programma sabato prossimo.

– A CARICO DIRIGENTI: RAFFAELE RICCIO

INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ FINO AL 16/ 8/2014

Perché al termine del primo tempo si introduceva indebitamente nello spogliatoio degli ufficiali di gara e rivolgeva agli stessi reiterate frasi ingiuriose.

Invitato dall’arbitro ad uscire permaneva all’interno dello spogliatoio costringendolo a chiedere l’intervento di altri dirigenti della società ospitante che dovevano prelevarlo di forza per farlo uscire dai detti locali, mentre continuava a proferire frasi ingiuriose. Inoltre, dal 5º minuto del secondo tempo ininterrottamente fino al termine della gara si posizionava in tribuna e partecipava insieme ai tifosi a cori organizzati gravemente ingiuriosi e lesivi della dignità sia personale della terna arbitrale sia dell’intera classe arbitrale.

Il presidente Raffaele Riccio nei suoi circa 30 anni di dirigenza, tra l’altro è stato dirigente responsabile del settore giovanile del Napoli maschile per diverse stagioni, non ha mai subito espulsioni, allontanamenti dal terreno di gioco e squalifiche. E’ conosciuto nel mondo del calcio campano e nazionale femminile per la sua estrema pacatezza e razionalità. Anche in questo caso il direttore di gara pensava forse di essere a Bari in qualche spogliatoio di “moggiana memoria” .

– A CARICO DI MASSAGGIATORI: GIANLUCA SANTORIELLO SQUALIFICA. FINO AL 16/ 3/2014

Allontanato al 5º del secondo tempo per aver rivolto frasi ingiuriose nei confronti dell’arbitro,aggravava la sua condotta laddove, posizionandosi in tribuna,partecipava insieme ai tifosi a cori organizzati gravemente offensivi e lesivi della dignità sia personale della terna arbitrale sia dell’intera classe arbitrale, ininterrottamente sino al termine della gara.
Il massaggiatore Santoriello, anche lui proveniente dal settore giovanile del Napoli, ha un curriculum di tutto rispetto.

Fair play e pacatezza, il suo pedegree.

O Santoriello si è trasformato dopo l’espulsione in un novello Mr.Hyde, oppure anche in questo caso il direttore di gara è stato vittima di un’altra allucinazione a carico di allenatori.

– ALLENATORE IN SECONDA FELICE DI MAIO: SQUALIFICA FINO AL 16/ 3/2014

Allontanato al 5º del secondo tempo per aver rivolto frasi ingiuriose nei confronti dell’arbitro, aggravava la sua condotta laddove, posizionandosi in tribuna, partecipava insieme ai tifosi a cori organizzati gravemente offensivi e lesivi della dignità sia personale della terna arbitrale sia dell’intera classe arbitrale, ininterrottamente sino al termine della gara.

L’allenatore-preparatore Felice De Maio ha circa 400 gare ufficiali in incontri dilettantistici e professionistici nel suo curriculum.

Anch’egli, come gli altri componenti espulsi dal campo, è conosciuto ed apprezzato per la sua correttezza e sportività.

Squalifiche ed espulsioni non appartengono alla sua storia.

Risulta chiaro che a questo punto la società oltre a ricorrere con i suoi avvocati alla giustizia sportiva, querelerà il direttore di gara avendo a supporto tutti i presenti alla partita di domenica scorsa, in primis i dirigenti della squadra veronese che oltre a dichiararsi esterrefatti sul comportamento dell’arbitro si sono dichiarati disponibili a qualsiasi confronto sui fatti in tutte le sedi .

Il sentore è che questa clamorosa vicenda sia tutt’altro che finita qui…

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