La notifica dell’avviso – secondo quanto risulta all’Ansa – era stata tentata già ieri sera. Ma il calciatore non era uscito dall’albergo. Ma la ”consegna” è andata a buon fine grazie alla perseveranza dei funzionari di Equitalia che anche questa mattina hanno presidiato l’hotel a Milano dove alloggia Maradona.
Era presente, alla firma, anche l’avvocato del calciatore, Angelo Pisani. ”Nessun accanimento”, spiegano fonti di Equitalia. ‘‘Gli avvisi di mora sono il titolo per poter procedere ai pignoramenti e hanno validità di 180 giorni – spiegano le stesse fonti – Per questo motivo, una volta scaduti i termini, è necessario notificarli nuovamente al debitore”. Ora Equitalia, entro questi sei mesi, puo’ avviare le azioni di recupero, per esempio il pignoramento delle somme a titolo di compensi per partecipazioni televisive, sponsorizzazioni ecc. che Maradona dovesse vantare nei confronti di soggetti terzi.
L’ingente debito di Maradona ammonta a poco più di 39 milioni di euro ed è stato più volte confermato dalle autorità giurisdizionali competenti. In particolare si ricordano dalla sentenza della Corte di Cassazione del 17 febbraio 2005, da quella della Commissione Tributaria Provinciale di Napoli depositata nel giugno 2012 e dalla sentenza della Commissione Tributaria Centrale del primo febbraio di quest’anno. Inoltre, con un’ulteriore sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Napoli n.7/21/13 depositata il 10/01/13, divenuta definitiva per mancata opposizione, è stato dichiarato inammissibile il ricorso, con condanna alle spese di lite, contro un presunto rifiuto su istanza di sgravio.
Fonte: Ansa
Articolo modificato 18 Ott 2013 - 16:23