Mettiamola così: dalla partita di ieri ne esce più forte il Napoli che la Roma. Non siete d’accordo? Fate bene, eppure in certi casi è meglio vedere il bicchiere mezzo. Analizziamolo.
Dopo solo 8 giornate di campionato siamo a 5 punti da una squadra che le ha vinte tutte, aiutata da tutto e da tutti, dalla fortuna e dall’estrema bravura dei suoi. L’idea è semplice: chi gioca bene non vince. Eppure convince. Il Napoli che esce dall’Olimpico ha le spalle larghe di intense trame di gioco imposte sul campo della prima in classifica, con ampi spazi di dominio.
Il punto che manca è la cattiveria sotto porta, l’imprecisione. Quella, magari, arriverà già alla prossima partita, e deriva da limiti personali piuttosto che da scelte di mercato ben precise da parte della società già nella sessione estiva di calciomercato. Insomma, di tutte le analisi possibili e immaginabili sulla supersfida di ieri l’unica che sembra davvero condivisibile è questa: il Napoli c’è.
Il Napoli c’è, ne siamo sicuri. Siamo sicuri che Benitez correggerà il tiro quanto prima, che la squadra continuerà a macinare gioco su gioco, partita dopo partita, occasione mancata dopo occasione mancata. Si sbaglia sempre meno, si vince sempre di più.
E’ per questo che, a bocce ferme, la sconfitta di ieri forse fa meno male. E’ la dura legge del gol. Eppure noi non ci accontentiamo di una canzone. Gli altri segneranno ma, in fondo, lo squadrone siamo noi…
Raffaele Nappi