Il detentore del record di allenatore con la più longeva imbattibilità interna tra tutti i principali sport italiani è il giovane e competente tecnico napoletano Geppino Marino.
La dedizione che lega il preparato ed intraprendente tecnico partenopeo al gioco del calcio, infatti, ha consentito al Napoli Calcio Femminile, sotto la sua guida, di protrarre l’imbattibilità interna dal 21 novembre 2010 per ben 30 mesi consecutivi.
Quando tornerà nuovamente a sedersi su una panchina, quindi, tra i vari input che motiveranno l’operato di Marino, vi sarà anche quello di conferire ulteriore lustro e continuità al suddetto record.
Terminata la sua esperienza nel calcio femminile, infatti, Mister Marino, per scelta e non di certo per mancanza di proposte, ha deciso di fermarsi per riflettere riguardo la strada ottimale da intraprendere, come lui stesso ci ha raccontato.
Ambizione, determinazione, carattere, spirito di sacrificio, abnegazione, dedizione, competenza, tenacia, perspicacia, professionalità, scrupolosità.
Questo è molto altro è quanto infervora l’animo di Mister Marino: “I contatti con le squadre non mi sono di certo mancati, ma per una serie di circostanze, non si sono concretizzati. Quello che mi preme è non “bruciarmi”. La foga di arrivare, piuttosto che l’impulsività, possono indurre a ricoprire il primo incarico che capita, ritrovandosi, così, ad attuare scelte che, nel tempo, non si rivelano vincenti. E non voglio che mi accada questo.”
Politica parsimoniosa e lungimirante che rispecchia la consapevolezza di un tecnico che è legittimato a credere nel proprio inattaccabile potenziale e scegliere, pertanto, di metterlo a disposizione di una squadra, alle cui spalle vi sia un progetto solido e serio e che condivida ed incarni la sua stessa fame di vittoria per conseguire traguardi significativi.
“L’obiettivo di un allenatore è dare tutto se stesso per questo sport”.
Questo è il credo sul quale si ancora la vocazione di Mister Marino, il primo imprescindibile dictat che fomenta la sua congenita inclinazione al mestiere di allenatore.
Come si costruisce un record così importante?
“Lavorando costantemente, senza tralasciare nessun aspetto: dall’alimentazione, alla preparazione atletica, alla disamina tecnico-tattica delle partite antecedenti sia della tua squadra che del prossimo avversario, così da conoscerne i punti di forza, ma soprattutto carpirne, anzitempo, i limiti, attuare le scelte più redditizie per schierare la migliore formazione auspicabile, tenendo conto delle condizioni atletiche dei giocatori che compongono la rosa, di partita in partita. Insomma non si deve lasciare nulla al caso. Tant’è vero che spesso ho letto anche libri di psicologia per studiare gli approcci le tecniche ottimali per galvanizzare e motivare al massimo i giocatori.”
Oltre a quelle da lui annoverate, sono molteplici le caratteristiche precipue del Marino allenatore che trapelano in maniera nitida dal campo: la capacità di imprimere un’anima ed un’identità di gioco ben definite alla sua squadra ed, analogamente, ogni calciatore in campo, ha ben chiaro il ruolo che è tenuto ad espletare, quale ingranaggio di un’armonica ruota, minuziosamente cesellata in ogni più cavilloso ed impercettibile dettaglio.
La fulminea lettura delle evoluzioni delle dinamiche di gioco che consente a Marino di imprimere una “sterzata” piuttosto che un‘ “accelerata” alla sua precisa ruota, a seconda delle esigenze dettate dalle sorti del match.
I cambi praticati da Marino, infatti, si rivelano sistematicamente giusti, oculati, fondamentali, determinanti, risolutivi.
Marino si può definire predicatore di un calcio moderno, non relegato in superati ed obsoleti moduli e teorie, piuttosto variegato ed arricchito da svariate, prolifere ed apprezzabili innovazioni.
“In attesa della collocazione più conforme alle mie ambizioni, per saziare la “fame di calcio” che non mi consente di rimanere a lungo lontano dal rettangolo verde, alleno i ragazzi di una scuola calcio di Pianura. – racconta Marino – Quando mi ritrovo in mezzo al campo, sono completamente assorbito dalla passione che nutro per questo sport e quello che sono capace di dare durante gli allenamenti ha lasciato sbalorditi i ragazzi ed i loro genitori.”
Ad onor del vero, qualche mese fa, mi è capitato, in maniera del tutto casuale, di assistere personalmente ad un allenamento di Mister Marino e quella è stata l’unica circostanza nell’ambito della quale non sono riuscita a salutarlo, poiché, a testimonianza di quanto totalizzante e viscerale sia la sua sincera solerzia verso il calcio, completamente assorto dal lavoro, non si è accorto della mia presenza.
Mister Marino, precursore di un calcio altamente innovativo, ma, al contempo, conservatore di quei valori ed ideali che gli innamorati della pura e sincera essenza di questo sport continuano a sognare come perseguibili ed auspicabili, nonché allenatore più imbattuto d’Italia, in attesa di conoscere quale sarà la panchina sulla quale, concretamente, siederà, occuperà, virtualmente, quella di Spazionapoli, condividendo con noi la sua peculiare ed ammirevole visione del calcio.
In che modo?
Lo scoprirete prossimamente…