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Partiamo dal modulo di gioco: la Fiorentina pratica il 3-5-2 oppure il 4-3-3, mentre il Napoli il 4-2-3-1.                    

Non sarà una partita semplice per gli azzurri che stanno avendo  la sfortuna, in questo periodo, di affrontare tutte squadre che, per un motivo o un altro, sono reduci da prestazioni positive ed entusiasmanti, vedi la Roma ed oggi i viola.

Importante sarà l’approccio maturo e determinato alla partita, quindi  non tralasciare nulla e mantenere viva la concentrazione fino alla fine per non cadere nello stesso errore commesso nel finale dalla Juventus contro lo stesso avversario.

Per me quella di stasera, quindi, sarà la partita della maturità, in quanto il Napoli affronterà una squadra a lei concettualmente molto affine, in termini di ricerca del possesso palla, costruzione gioco, ampiezza  e spregiudicatezza.

Pertanto, sarà importante non cadere nel tranello e nella tentazione di giocarsela  a viso aperto, ma mantenere sempre la squadra compatta e pronta a sfruttare le ripartenze mirate in determinate zone del campo.

Ci sarà bisogno di tutto: attenzione compattezza, cinismo e determinazione.

Anche se la Fiorentina conta parecchie assenze in attacco così come in difesa: oltre a quelle scontate di Gomez, Ilicic ed Ambrosini,  c’è anche Aquilani in forse, il quale, a centrocampo svolge un ruolo fondamentale.

La squadra gigliata sarò priva anche dello squalificato Gonzalo Rodriguez: il difensore centrale è un vero e proprio cecchino sulle palle inattive, la cui assenza, comunque, non rende sottovalutabili le palle inattive, dalle quali, i viola, l’anno scorso sono andati a segno per ben 15 volte, grazie all’operato di Gianni Vio, membro dello staff di Montella, specializzato in schemi sui calci da fermo.

Anche se la Fiorentina ultimamente ha schierato un 3-5-2, credo che contro il Napoli, Montella possa adottare un 4-3-3 più solido con Rossi, Joaquim e Cuadrado in attacco, cercando con i due esterni di impensierire i terzini azzurri e limitarne le discese,  una difesa a 4 per affrontare al meglio gli inserimenti e le combinazioni dell’attacco azzurro ed un centrocampo con Pizarro in veste di vertice basso, affiancato da Borja Valero e uno tra Alonso e M.Fernandez.

La chiave tattica – a questo punto e mi riferisco di nuovo alla maturità – sarà il pragmatismo che dovrà contraddistinguere la squadra di Benitez, corta e ben disposta in campo, in quanto bisogna evitare di concedere profondità alla Fiorentina ed ostruirne le ripartenze, micidiali con Cuadrado e Rossi.

Si può lasciare anche il pallino del gioco agli avversari, impostando un pressing sulla trequarti, con transizioni offensive, prevalentemente dalla parte di Cuadrado,  non molto bravo nel difendere.

Questa potrebbe essere la partita di Hamsik: il centrocampo viola è poco attento nel non possesso palla e lo slovacco potrebbe, con i suoi inserimenti, rompere gli equilibri difensivi.

Un piccolo sacrificio lo chiederei a Callejon, magari posizionandolo sulla corsia di Cuadrado con Mertens dal lato opposto; importante sarà, inoltre, la scelta del laterale sinistro: io opterei per Mesto, veloce e più attento nella fase difensiva .

Assolutamente da schierare la coppia Bherami – Inler a centrocampo, evitando inutili turn-over .

Per quanto riguarda la difesa azzurra , Albiol e Fernadez hanno dato sicurezza, imbastendo un reparto arretrato solido, ma soffrono troppo gli attaccanti rapidi e veloci, quindi sarà importante un corretto posizionamento anche in fase di attacco e possesso della squadra azzura (attuando  marcature preventive) e non concedere spazio e profondità a Rossi, costringendolo  a giocare spalle alla porta.

Detto questo, siamo sulla buona strada ed un buon risultato contro la Fiorentina potrebbe conferire ancora più consapevolezza e forza al gruppo potendo anche permettere a Benitez, in virtù della gara prossima gara casalinga contro il Catania, di effettuare un po’ di turn-over.

Mister Geppino Marino

 

Articolo modificato 29 Ott 2013 - 17:40

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Scritto da
redazione