permette di gestire al meglio il risultato ed acquisire l’intera posta in palio pur tirando in porta meno volte del solito. A parte la trasferta di Roma particolarmente sfortunata e condizionata dagli episodi, la gara contro la Fiorentina ha ricordato proprio quella di San Siro: possesso di palla positivo per i padroni di casa, con gli ospiti azzurri che l’hanno spuntata dispensando cinismo e convinzione, forti delle proprie stelle che in sinergia hanno saputo come e quando far male agli avversari, conquistando punti molto pesanti per la vetta della classifica.
Nello specifico la Fiorentina, come previsto, è stata un’avversaria ostica e difficile: le ripartenze in velocità di Cuadrado hanno messo in difficoltà i difensori partenopei, Giuseppe Rossi era una spina nel fianco così come la classe di Borja Valero poteva fare la differenza in qualsiasi momento. Il risultato era più che aperto ma l’undici di Benitez se l’è giocata a viso aperto e senza timori reverenziali: lo stesso allenatore aveva chiesto ai suoi alla vigilia più cattiveria agonistica e l’ha dimostrato in prima persona schierando una squadra molto offensiva. In campo infatti al contempo Pandev, Mertens, Callejon ed Higuain che non hanno deluso le aspettative con due dei quali, il belga e lo spagnolo, anche in gol. Inoltre, nel finale e nel momento di maggiore sofferenza, i partenopei hanno giocato persino in dieci per l’espulsione di Maggio, a dimostrazione di quanto la squadra sia solida e ben organizzata in ogni reparto.
Non resta che rinnovare i complimenti quindi al tecnico Rafa Benitez ed al suo staff, insieme a tutto il Napoli. E’ in questi momenti che emerge la forza di una grande squadra che sulla distanza, può davvero conquistare e raggiungere traguardi importanti. Compattezza non solo tra le mura amiche del “San Paolo” davanti ai propri tifosi ma anche in trasferta: ora tocca solo alla Roma commettere qualche passo falso e la vetta sarà più che attentabile.
Alessia Bartiromo
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Articolo modificato 31 Ott 2013 - 14:16