Calcio spettacolo annunciato. E al Franchi è proprio così. Tante emozioni, bella partita. Napoli e Fiorentina si confermano due belle realtà, due squadre che giocano un ottimo calcio. Bel colpo d’occhio a Firenze, pubblico numeroso e oltre duemila tifosi azzurri nel settore ospiti. La nota stonata il solito coro anti-napoletani dalla curva viola: «Vesuvio lavali col fuoco». Montella si affida alla rapidità degli esterni d’attacco Cuadrado-Joaquin e li alterna di fascia alle spalle di Pepito Rossi. Il costruttore di gioco è Pizarro, Aquilani e Borja Valero sono i due centrocampisti che provano ad inserirsi negli spazi senza palla. Benitez, come da consuetudine, non snatura il suo Napoli per preoccuparsi di controllare gli avversari. Anzi Rafa preferisce Pandev ad Hamsik da trequartista e schiera una squadra dalle caratteristiche ancora più offensive. Un segnale di sicurezza, di personalità. L’unica piccola deroga è l’inserimento di Mesto da laterale sinistro basso al posto diArmero per avere maggiore copertura sulla fascia, laddove parte inizialmente Cuadrado. A centrocampo la solita diga Inler-Behrami a protezione della coppia centrale Fernandez-Albiol.
Partita subito intensa, viva. La Fiorentina parte sicura con il suo giro palla rapido. Il Napoli però colpisce alla prima occasione, da grande squadra. Gol in quattro mosse, viola sorpresi. Rilancio preciso di piede del portiere Reina, stop spalle alla porta di Pandev e apertura per Higuain, cambio di campo con l’esterno destro e tiro al volo forte e preciso di Callejon (11′ pt). Un super gol, intesa perfetta tra gli azzurri e grandissimo numero dell’attaccante spagnolo alla quinta rete in campionato. La Fiorentina riparte, ricomincia il suo fraseggio prolungato, il Napoli è li pronto sempre a far male. Il pari viola arriva su un rigore un po’ generoso, la spinta di Fernandez a Savic non è di quelle evidentissime. Rossi, azzurro mancato, spiazza Reina dagli undici metri (27′ pt). Il gol viola produce qualche attimo di sbandamento tra gli azzurri, Cuadrado si inserisce centralmente e dal limite colpisce il palo. I viola provano ad aumentare la pressione. E il Napoli colpisce, un’altra volta da grande squadra, come nell’occasione del primo vantaggio. Un’accelerazione velenosa, quella di Mertens (36′ pt), il folletto belga al primo gol in azzurro chiude con un sinistro magistrale l’uno-due con Higuain, al secondo assist della serata. La partita si mantiene viva, la Fiorentina reagisce subito e Borja Valero entra in area di rigore in maniera minacciosa, lo ferma con sicurezza Reina in uscita bassa.
Partita viva anche nella ripresa. Pallino nelle mani della Fiorentina, Napoli messo in fase difensiva con il 4-4-2 e prova a ripartire. Higuain arriva all’ora di gioco e Rafa come da programma lo sostituisce con Hamsik. Cuadrado si tuffa in area e viene ammonito, poi cade in area anche Rossi, niente rigore e giallo a Borja Valero per proteste. Entra Insigne per Mertens. Spinta viola, Napoli di spessore. Espulso Maggio per doppia ammonizione a dieci minuti dalla fine. Entra Armero con Mesto che va a destra. Cuadrado al 90’ viene espulso per un’altra simulazione (forse però il fallo di Inler in area stavolta c’era). Gli animi, anche in tribuna, si scaldano. Ma è un Napoli cattivo come l’aveva chiesto Benitez. Cattiveria da scudetto.
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 31 Ott 2013 - 08:55