Ieri contro la Fiorentina però, abbiamo assistito a 10 minuti e poco più davvero da cardiopalma: secondo cartellino giallo per Maggio e Napoli in dieci uomini nel momento più delicato. Cuadrado, il neo entrato Matos, Veicino, Borja Valero e Rossi erano delle furie alla ricerca di un pareggio che non avrebbe accontentato nessuno. Poi i falli, le polemiche, le sortite offensive, le gran parate di Reina, i contropiede non finalizzati dai partenopei: insomma, è tornata l’ansia che spesso si proponeva prepotente nell’era Mazzarri ma che rendeva ogni match vivo, passionale ed ancor più soddisfacente al triplice fischio finale. E’ solo un piccolo antipasto per ciò che succederà il 10 novembre allo Juventus Stadium: se all’Olimpico contro la capolista Roma qualcosa è andato storto, contro la Vecchia Signora non si può di certo sbagliare, per tantissimi motivi calcistici e sociali. Ma prima c’è il Catania al ‘San Paolo’ sabato sera e l’imperativo è ancora la conquista dell’intera posta in palio. Anche con qualche sofferenza, magari: come recita il vecchio adagio, il fine giustifica sempre i mezzi..o quasi.
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Articolo modificato 31 Ott 2013 - 17:22