NAPOLI – Il “10 x 50″ non è una particolare formula promozionale da centro commerciale, né tantomeno una scommessa in bolletta che elargisce cinque volte la posta. Ma, più semplicemente, il numero degli incontri del Napoli da qui alla sosta natalizia. Ovvero, andando cioè ancora più addentro alla questione, la si può mettere in questo modo: intercorrono cinquanta giorni dal Napoli-Catania di domani 2 novembre ed il Cagliari-Napoli del 21 dicembre. E fra queste due date dovranno dipanarsi ben dieci match, ossia uno ogni cinque giorni esatti. E questa, a ben vedere, è una scienza del tutto esatta che induce a battere insistentemente sul tasto del turnover, laddove la matematica (quella più arida dei minutaggi) va ad accoppiarsi con la facoltà di scelta. Quella che logicamente spetta al Rafa “farmacista” , alle prese con bilancini e misurini. Una sorta di alchimia da affrontare con precisione nei dosaggi e posologie.
L’ABILITA’ – Ma, e s’è già visto, Benitez sa molto bene il fatto suo. I cambi, le alternanze cioè, sono state funzionali, azzeccate. Ed a suffragio di ciò, ancora una volta bisogna rifarsi ai numeri, quelli che al momento recitano a favore delle scelte del tecnico. Dato che il Napoli, non solo ne ha vinte otto su dieci (pareggiando e perdendo una volta), ma ha poi centrato le porte avversarie con diversi effettivi. Addirittura suddividendo equamente 15 dei 22 gol sinora fatti fra Callejon, Hamsik ed Higuain, cosa abbastanza sui generis. Allora, niente da dire, Benitez è il promotore di una rotazione oltremodo ispirata: si vede che il cuscino “oracolo” per adesso funziona a meraviglia.
A CHI TOCCA? – Beh, si sa, lui questo addosso non lo direbbe nemmeno sotto tortura. Manca appena un giorno a Napoli-Catania e c’è da continuare ad alternare gli azzurri, e farlo bene, se si vuole uscire indenni dal lungo e tortuoso tunnel che da’ sul 2014. Far rifiatare qualcuno per riallineare i minutaggi, armandosi di calma e gesso per ridisegnare i pezzi sullo scacchiere. Perché dopo il Catania arriverà il Marsiglia (6 novembre), quattro giorni dopo allo Juventus Stadium, e così via. Per intanto, dopo la seduta di allenamento a Coverciano (ieri, con scarico per chi ha giocato e lavoro con partitella per gli altri) oggi il training a Castelvolturno è di quelli fondamentali per preparare l’accoglienza agli etnei.
SUBENTRI – Reina non ha bisogno di riposo, ma poi addentrandoci nel toto-formazione, ecco che capitan Cannavaro, con cui s’è intrattenuto a lungo Benitez, potrebbe tornare al centro della difesa accanto all’irrinunciabile Albiol, mentre ai lati scelte obbligate: il rivalutato Mesto tornerebbe nella corsia (destra) di competenza (dopo squalifica di Maggio), ed Armero a sinistra. In mediana prende corpo la soluzione Dzemaili (più fresco di Inler) in coppia con l’inesauribile Behrami, che aveva riposato col Torino. I tre trequartisti potrebbero essere i due giustizieri della Viola, Callejon e Mertens, completati da Hamsik (impiegato per mezzora a Firenze). Higuain? Ne ha giocate quattro di seguito in dodici giorni, sia pur a spezzoni. Meglio tenerlo in caldo per i francesi? Chissà… intanto è pronto Pandev.
Fonte: Il Corriere Dello Sport