Permetterete il paragone ippico, ma s’è vero che i cavalli si vedono “al palo”, quando siamo appena all’inizio si notano già grandi differenze. La squadra capitolina corre e non sembra volersi fermare. La fuga è evidente e seppur mister Garcia provi a stemperare i toni ed a spostare l’attenzione sulle altre rivali, ciò che sta facendo la compagine giallorossa è sotto gli occhi di tutti. Carte alla mano la squadra di capitan Totti è prima a punteggio pieno, ha stabilito il nuovo record di vittorie di fila all’inizio del campionato (ben dieci) e mira al medesimo record europeo.
Roma strabiliante nella continuità e che nonostante le assenze del proprio capitano dalla sfida contro il Napoli e la contemporanea defezione di Gervinho non ha accusato rallentamenti. Un solo goal subito da quel Biabiany centrocampista offensivo del Parma. L’attacco (in attesa della sfida di stasera contro il Torino) è attualmente al primo posto con 24 goal segnati.
Se la Roma corre però, Napoli e Juventus non sono da meno. Conte e Benitez hanno avuto una sola battuta d’arresto vera che non sembra aver lasciato ferite ancora aperte. Se si può infatti dire che la Roma ha rasentato la perfezione, le due inseguitrice stanno recitando un ruolo non da comprimarie. Senza la squadra della capitale infatti, ora staremmo commentando un campionato nella norma con due squadre al timone.
Undici partite, nove vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Un ruolino di marcia di tutto punto, nonostante le notti pazze di Champions che potrebbero pesare come un macigno sui polpacci e sulle menti di bianconeri ed azzurri. Ed invece sono lì, come avvoltoi in attesa di un passo falso del lupo.
E dietro?? Dietro il nulla, o quasi. Se è vero che l’Inter di Mazzarri oggi potrebbe cercare di tenere la scia del duetto bianconero/azzurro, dietro la compagine milanese sembra esserci davvero molto poco. Senza dimenticarci ovviamente della Fiorentina di Montella e Rossi, capace dell’impresa a Milano dopo le polemiche seguite al match contro il Napoli. Già, Milano..terra di conquista per tanti, s’è vero che su 6 partite il diavolo ne ha vinte solo tre.
Non ci vorrà male il Verona, il più antico Hellas. La compagine di Mandorlini sta collezionando i punti per una tranquilla salvezza e non ci meraviglieremmo se non dovesse partecipare alla prossima Europa League.
(Antonio Picarelli)
Articolo modificato 3 Nov 2013 - 16:03