La Juve albiceleste può contare su 19 militanti ma gli assi che non si dimenticato sono Renato ‘zonà Cesarini e i campioni del mondo Orsi, Monti e Camoranesi. Il Napoli schiera una robusta nazionale che comprende Pesaola, Tacchi e Lavezzi. Ma le sfide in chiave argentina sono solo una parte della tante storie di Juve-Napoli, duello a volte al veleno come l’1 dicembre 1968 con la rissa Panzanato-Salvadore dopo la cacciata di Sivori malmenato da Favalli e l’addio all’Italia del Cabezon. O, più recentemente, le polemiche dopo il 4-2 per la Juve nella Supercoppa 2012 col Napoli assente nella premiazione a Pechino.
Se le perle di Juve-Napoli sono le magie di Maradona e Platini, non si dimenticano le imprese di Vinicio, Altafini, Sivori, Baggio, Zidane,Cavani. Il flash più celebre riguarda ‘core ‘ngrato’ Altafini, che a 34 anni entrò alla fine il 6 aprile 1975 e fissò il 2-1 regalando per due punti lo scudetto alla Juve. C’è voluto il Napoli di Maradona per confezionare la vendetta nel 1987 con sigillo tricolore dell’umile Romano. Andando a zonzo nei decenni rimangono scolpite alcune immagini: un incubo per il Napoli che nell’anno della fondazione subisce dalla Juve un 8-0 nel 1927 con una tripletta di Antonio Vojak, che poi diventa l’idolo di Napoli segnando 102 gol .
La sfida prende quota quando si prende la scena Sivori: tris in un 4-2 del 1960 e in un 4-0 al San Paolo l’anno del Pallone d’oro. Poi arrivano Maradona e Platini ed è sempre festa: Roi Michel segna due volte nel 1984; Diego rispondo con una magia su punizione a scendere che fissa l’1-0 nel 1985. Ma spettacolo ed emozioni non finiscono: doppio Baggio nel 3-1 del 1992. Ecco Zidane che, come Platini, confeziona un pari nel 1996 e una vittoria esterna per il 2-1 nel 1997. Dal purgatorio della B per entrambe tornano presto protagoniste. Canta Napoli per tre successi di fila dal 2009: 3-2 a Torino con rimonta e doppietta di Hamsik, 3-1 al San Paolo decisivo Quagliarella, 3-0 con tris di Cavani. E poi ogni incontro è show fino al 4-2 in Supercoppa. L’anno scorso tanto equilibrio ma Conte conquista lo scudetto bis. Domenica nuovo capitolo. Chi si ferma è perduto, perchè la Roma rischia di allontanarsi di nuovo.
Fonte: Corriere dello Sport
Articolo modificato 7 Nov 2013 - 14:53