Quella inscenata ieri dagli azzurri è stata una prestazione piuttosto opaca, ma, fortunatamente, è bastata per conquistare i tre punti, oltre alla consapevolezza che la qualificazione non dipende da nessuno, ma solo da noi stessi.
Detto questo, non ho assolutamente gradito l’approccio alla partita, molto blando e sottotono che poteva rivelarsi fatale ai fini della qualificazione.
Come avevo preannunciato, c’è stata difficoltà nella chiusura e nel limitare il gioco sulla corsia sinistra azzurra, quella di Armero, Dovo e Thoivin, quest’ultimo, infatti, oltre al goal, ha creato non poche difficoltà.
Purtroppo, i due goal subiti sono scaturiti da due distrazioni provenienti proprio da quella zona del campo e che sono state anche pagate a caro prezzo, soprattutto in Champions simili disattenzioni non si perdonano, ma è apprezzabile che, nonostante la serata no e la poca brillantezza della squadra, il Napoli ha dimostrato di avere la qualità per risolvere la partita.
Ottima è stata, come al solito, la gestione del turnover e della partita, anche se sul 2-1 io avrei sostituito Pandev per inserire un centrocampista in più per rafforzare il reparto.
Tuttavia, il bello del calcio è proprio questo: ci lascia libera interpretazione e non esistono scelte giuste o sbagliate, ma semplicemente soggettive letture di attimi e di gioco.
Quello che conta è essere riusciti a portare ad archiviare la pratica Marsiglia con successo.
Concludo con una curiosità: il Napoli in Champions ha più punti di Milan e Juve messe insieme, a dispetto del suo girone di ferro, in Europa sta dimostrando di essere superiore alle altre due squadre italiane, sia in termini di prestazioni che di risultati.
Adesso, agli azzurri toccherà confermarlo anche domenica, quando andrà a Torino ad affrontare la “Vecchia signora”.
Mister Geppino Marino