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L’editoriale di Deborah Divertito: “Altro acquisto, altre paure”

Ecco. Ci risiamo. Io lo sapevo. Ma perché?! Peeeerchè?! Stiamo già tutti tremando. Vedo già le goccioline di sudore sulla tempia di ognuno di noi. E ci stiamo già tutti chiedendo: “Come cavolo faremo alla sua prima partita a sopravvivere ai mille errori a cui dovremo assistere?”. Bigon non poteva proprio sceglierne un altro? O, forse, sarebbe meglio dire, Benitez, visto che probabilmente Bigon non lo conosceva neanche a questo terzino d’oltralpe. Ma, poi, facciamo tanto gli snob con i cugini francesi, critichiamo tanto la Ligue 1, giusto per minimizzare un po’ i tanti goal che continua a fare Cavani, e poi proprio da lì lo andiamo a pescare? Uno svincolato, ma per forza, altrimenti non sarebbe potuto venire. E sarebbe stato meglio. In questo momento saremmo stati tutti meno impauriti. Che poi, già dobbiamo pensare alla partita di domenica contro la Juve. Vi sembra giusto mettere altra carne al fuoco per il tifoso napoletano? Una cosa alla volta e siamo tutti più felici e con meno panico. Ho detto Cavani, prima?! Eh, bei tempi! Cavani, Lavezzi, Gargano, Aronica, Lucarelli,  Dossena. Ma anche Savini, Toledo. Erano tutti alla nostra altezza. Alla nostra portata. I tifosi sugli spalti non avevano nessuna ansia da prestazione. Tranquilli, in relax, potevano parlare di ognuno di loro a testa alta e senza rancore. E, soprattutto, senza timore di essere smentiti. E, invece, dovremo assistere a litigi su chi ne sa di più, su chi ha studiato di più, su chi cerca di insegnare all’altro e chi, invano, cerca di apprendere ciò che non apprenderà mai.

Insomma, caro Benitez, tu che sei così internazionale e così aperto ai campionati stranieri, ai campioni stranieri, alle lingue straniere, non ci avevi già messo abbastanza in difficoltà con Callejon?! E adesso che, finalmente, a suon di ripetere il suo nome dopo ogni goal, abbiamo abbandonato il vecchio Calaiòn e capito che si chiama Callejon, con una “gl” e una sorta di grattata in gola, con tanto di ripetizioni a casa che sembravamo tanti deficienti, tu infierisci chiedendo ed ottenendo questo Rav… Rev… Revel… Réveillère!!! Hai idea di quanti di loro si stanno esercitando in questo momento davanti allo specchio, stanno riprendendo i vecchi libri di francese, per chi lo ha studiato, stanno ascoltando i pezzi di Carlà Brunì, riguardando i servizi in tv sperando che i giornalisti lo sappiano pronunciare per bene? Hai idea di quanti nomi cambierà questo povero ragazzo, mica tanto ragazzo, nei mesi che dovrà trascorrere sotto il Vesuvio? Hai idea di quante volte gli chiederanno in conferenza stampa la pronuncia esatta del suo nome e di quante volte a questo povero ragazzo, mica tanto ragazzo, gli verrà in mente di fuggire da questo manipolo di ignoranti o buontemponi, a seconda dell’ educazione ricevuta dal povero ragazzo, mica tanto ragazzo?

Rafè, e bada bene, non Rafael e ci sarà un motivo, tu hai idea del panico che hai infuso in tutti noi, pensando al momento in cui Decibel Bellini al San Paolo dovrà dire “E con il numero 2 Anthony…” e noi tutti risponderemo “YE YE YE!”.

E orgogliosi penseremo: “Ah! Ce l’abbiamo fatta anche stavolta!”.

Articolo modificato 8 Nov 2013 - 20:15

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Scritto da
redazione