C’è l’aria della grande notte in città, si respira l’attesa, ed è un clima fantastico. Il Napoli di Benitez dovrà far capire a tutti se la sconfitta di Roma è servita, se il bel gioco non basta da solo, se il cinismo è diventato davvero una regola. Napoli e il Napoli attendono un match che vale una stagione, ma anche due.
Eppure, mister Benitez ce l’ha fatto già capire in conferenza stampa: “Mancano ancora 26 partite”. Certo, Rafa, è così. Ma domani ti renderai conto di quanto significa questa partita per tutti i napoletani. C’è di più, oltre ai 22 in campo: c’è rivalsa nel sangue e nei colori, c’è la voglia di riscatto di tutti quegli emigrati che da anni sono lontano dalla loro terra, che vivono la distanza, il sopruso, lo sfottò giornaliero. C’è un sentimento che si lega alla storia, al passato e al presente, intricato negli animi e nelle vene.
Ogni domenica pomeriggio, dalla stazione centrale di Reggio Calabria, parte il treno regionale diretto al Nord. Tanti, tantissimi, troppi salgono una volta arrivati a Napoli. Sono padri di famiglia, ragazzi in cerca di fortuna, lavoratori costretti a salutare le proprie famiglie per andare a Brescia, Verona, Milano, Torino. Torneranno il venerdì successivo, o l’altro ancora, solo alla fine della settimana lavorativa, per stare insieme ai propri cari solo qualche giorno. Anche domani, dalla stazione di Reggio Calabria, quel treno partirà. In tanti saliranno a Napoli, tutti armati di cuffie e radioline, pronti a seguire la partita.
Mister, sappiamo bene che ne mancano ancora 26, eppure domani è dannatamente importante.
Raffaele Nappi
Articolo modificato 9 Nov 2013 - 19:35