Stranamente, la difesa che così bene aveva retto in altri confronti, tanto da diventare una delle migliori del campionato, nelle tre sconfitte subite ha mostrato qualche crepa di troppo. Forse sarebbe più corretto parlare di fase difensiva nel suo complesso che di un unico reparto. Cinque gol incassati tra Roma e Juventus, due dall’Arsenal. Ma anche in altre partite, il Napoli aveva subito oltre il lecito senza mostrare compattezza e solidità nel reparto arretrato: a Firenze, ad esempio; o in casa con Catania ed Olympique Marsiglia. Qualcosa va registrato è innegabile. E le assenze di Zuniga, Britos e Mesto, peraltro concomitanti, si fanno sentire. Per non citare la scarsa attenzione nelle chiusure da parte di Pablo Armero. L’arrivo del francese Reveillere, intanto, potrà quantomeno tamponare l’emergenza. Ma anche a Torino con la Juve è apparso evidente quanto non bastino Behrami ed Inler ad impedire che l’avversario prenda il sopravvento a centrocampo e costringa il Napoli ad abbassare il proprio baricentro per non subire. Inconvenienti che Benitez ha cercato di ovviare chiedendo a Callejon ed Hamsik un certo lavoro di raccordo che il primo ha svolto con diligenza fino ad esaurire le proprie energie ed il secondo, invece, non ancora. E spesso Reina si è trovato a compiere interventi miracolosi per evitare passivi più pesanti.
FONTE corriere dello sport
Articolo modificato 12 Nov 2013 - 12:26