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“1001 storie e curiosità sul grande Napoli che dovreste conoscere”, un viaggio nell’emozione azzurra!

Oggi pomeriggio alle ore 18 si è tenuta, presso la libreria Feltrinelli in Piazza Garibaldi, la presentazione del libro “1001 storie e curiosità del grande Napoli che dovreste conoscere” scritto da Dario Sarnataro e Giampaolo MaterazzoEdizioni Newton Compton. Mimmo Carratelli, vincitore del Premio Unione Stampa Sportiva Italiana per il libro “Monaco 1972” e Premio CONI per la storia della nazionale di calcio pubblicata sul “Guerin Sportivo”, si deve la brillante prefazione.

Presenti all’evento, moderato da Gianluca Gifuni, oltre agli autori numerosi nomi e figure del panorama calcistico napoletano che hanno scrittola storia del club e portato avanti le sue imprese. Ciascun ospite  ha regalato alla platea un piccolo (e non) aneddoto legato al Napoli, lasciandosi andare in non poco esilaranti confessioni che hanno rivelato ai tifosi ed appassionati un Napoli diverso e un calcio che non si racconta tramite cori di dubbio gusto o tramite la sospensione di certi settori di uno stadio, ma che si racconta tramite gli occhi lucidi e le parole segnate dalla malinconia nell’evocazione di tali ricordi.

Il primo a prendere la parola è stato l’ ex Presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, accompagnato da un altrettanto storico ex dirigente sportivo azzurro, Dino Celentano. In particolare, Ferlaino ha ricordato di un rituale a dir poco scaramantico, durante il suo periodo di dirigenza, legato al fatto che era solito guardare unicamente il primo tempo di ogni partita del Napoli e, al secondo tempo, lasciare lo stadio: “Andavo in macchina e, se ero a Napoli, giravo per i rioni napoletani. Se il Napoli perdeva e mi trovavo in una determinata parte della città, io non ci ritornavo più, la cancellavo completamente, andavo da un’altra parte– dice, ridendo- andavo nelle strade che mi portavano fortuna! Quando, invece, ero fuori città, correvo in autostrada. Il brutto è stato– aggiunge- l’incontro con il Bologna perché ho saputo a 10 minuti dalla fine che il Napoli stava vincendo lo scudetto e io mi trovavo a 30-40 km da Bologna e io, di corsa, in pochi minuti arrivai allo stadio mentre la gente usciva per festeggiare lo scudetto.”

Dario Sarnataro, uno dei due autori del libro, esprime con le sue parole, l’arduo lavoro che c’è dietro una raccolta di questo tipo: “E’ stato un parto divertente, faticoso ma molto bello, sia per me che per Giampaolo. E’ stato un viaggio nelle emozioni: diversi aneddoti, diversi retroscena della storia del Napoli, per scoprire altre vicende inedite di questo grande club, ma anche alcune canzoni, cori, sconfitte e sofferenze; gli acquisti mancati”.

Vincenzo Montefusco, ex giocatore del Napoli, ha ricordato un divertente aneddoto riguardante il brasiliano Faustino Canè, anche lui presente alla Feltrinelli: “Voglio ricordare un aneddoto bellissimo secondo cui Lauro lo scelse perché in una serie di foto, era il più brutto, non è vero. Quando arrivò un procuratore brasiliano, con delle foto di giocatori che l’Olaria voleva vendere in Europa, faceva vedere a Lauro alcune foto e vide la foto di Canè in un atteggiamento acrobatico e lo volle subito.”

Tra gli altri ospiti intervenuti ci sono Alfonso De Nicola, Gianni Improta, Gianfranco Lucariello, Carmine Martino, Raffaella Iuliano, Peppe Iodice, Rosario Toscano e Ciccio Marolda. Proprio Marolda ha svelato il retroscena di una Napoli che nella sua squadra e nei suoi giocatori ci ha creduto sempre, soprattutto in Diego Armando Maradona. Una notte il Pibe, all’uscita da un locale notturno, intonava alcune note di una canzone, una donna, svegliata dalle doti canore di Diego, gli chiese chi fosse per permettersi di disturbare a quell’ora tarda. Alla signora Diego rispose “Sono Maradona” a tale risposta la donna disse” E allora canta!”.

 

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Scritto da
redazione