La gara comincia in sordina, a seguito dei primi approcci valenciani, minacciosi ma frettolosi sotto porta, tenuta sotto controllo dall’esperto Galli. Ma al ’21 il gol che non t’aspetti; Zola, palla al piede, riesce a trovare il corridoio giusto per mettere Fonseca in condizioni di vilare la porta di Sempere. Il vantaggio azzurro ha spiazzato la squadra spagnola che, all’epoca, viaggiava con una ottima media per ciò che riguardava le vittorie casalinghe, e non andava giù a nessuno che una squadra italiana prefigurasse uno “scherzetto” al fortino valenciano. Si chiuse il primo tempo con qualche timido tentativo degli spagnoli, vanificato dall’imprecisione di degli “avanti” Fernando e Alvaro.
La ripresa comincia con un altro piglio, e si vede. Il Valencia vuole recuperare il punteggio e si mette d’impegno pur di trovare quel pari che aprirebbe scenari diversi. il tutto s’avvera al ’54 con Roberto, abile a sfruttare un “liscio” di Francini su cross di Quique. Invece di crollare sotto i colpi della diligenza spagnola, la squadra si compatta e colpisce ancora, ennesimo contropiede e difesa dei bianchi a dir poco disastrosa, ancora Fonseca la mette dentro con un diagonale di piatto che mette a sedere il portiere. Finita? neanche per sogno, ancora un contropiede, sfruttando la necessita del Valencia di pervenire al pari, ancora Fonseca che si fa trovare pronto per il “tap-in” vincente, a seguito di un cross di Policano sulla linea di fondo; 1-3 e delirio sugli spalti per i tanti tifosi azzurri arrivati in città. La barca è oramai alla deriva quando Fonseca, ancora in contropiede, ancora nella retroguardia di burro dei valenciani, sfrutta l’ennesimo regalo e trafigge Sempere che maledice il giorno in cui il Napoli è capitato sulla strada del Valencia. Poker per l’uruguagio, spietato killer del contropiede.
Anche Hiddink è incredulo, nessuno mai avrebbe pensato che gli spagnoli cadessero sotto i colpi del “moribondo” Napoli, almeno a detta del tecnico olandese, che dopo questa esperienza ci penserà su due volte prima di fare dichiarazioni azzardate. Gli azzurri ne hanno ancora di benzina in corpo, ed allora il quinto gol è un gioco da ragazzi per il “castoro” napoletano, che mette a sedere un difensore, disorienta il portiere e appoggia in rete per quello che è forse il gol più bello della serata. Lo stadio è quasi vuoto quando la “manita” di Fonseca viene servita, si sentono solo le urla di giubilo dei supporters napoletani che cantano l’amore per i colori partenopei al cielo valenciano. Una serata magnifica, che rimarrà nella storia come la partita europea con il maggior numero di gol per gli azzurri, ma soprattutto resta nella memoria la semplicità di una vittoria che a molti sembrava quasi un impresa. La gara di ritorno al San Paolo finirà 1-0 per gli azzurri, indovinate un po’ chi mise a segno il gol-vittoria? Non vi siete sbagliati, fu sempre lui, Daniel Fonseca, che visse il suo momento più bello con la maglia del Napoli.
Ecco le formazioni che scesero in campo al “Mestalla“:
Valencia: Sempere; Quique, Camarasa; Belodedic, Giner (24’ s.t. Arroyo), Leonardo; Tomas, Roberto, Penev, Fernando, Alvaro (27’ s.t. Eloy)
Allenatore: Hiddink
Napoli: Galli; Ferrara, Policano; Pari, Tarantino, Corradini; Carbone (28’ p.t. Crippa), Thern, Careca (1’ s.t. Francini), Zola, Fonseca
Allenatore: Ranieri
Arbitro: Forstinger (Austria)
Marcatori: 21’ p.t., 15’ s.t., 19’ s.t., 42’ s.t. e 45’ s.t. Fonseca (N), 9’ s.t. Roberto (V)
Ecco invece le immagini di quella splendida notte:
Articolo modificato 13 Nov 2013 - 14:43