Aria di riconferma in casa Napoli ma anche di possibili stravolgimenti. Gioco nuovo, vita nuova e le vecchie certezze azzurre potrebbero così subire una forte ridimensionata. E’ capitato già a Cannavaro, leader e capitano del vecchio Napoli, ora riserva di lusso nella squadra progettata da Benitez. Come lui però, altri due pretoriani di Mazzarri hanno i propri destini appesi ad un filo, o quasi. Gli infortuni di Mesto e Zuniga hanno messo in crisi e non poco Benitez, conscio dell’idea di dover puntare sui soli Maggio e Armero in un momento già decisivo della stagione. Le partite ravvicinate e la stanchezza fisica accusata si è fatta sentire nel match decisivo, quello con la Juventus, dove sia l’esterno italiano che quello colombiano, sono state le note maggiormente stonate in un’orchestra che ha funzionato ben poco. Un momento decisivo dunque, che può essere fondamentale anche per le possibili riconferme in maglia azzurra dei due calciatori. Maggio sta ritornando alla grande dopo il problema al ginocchio che l’ha tenuto fermo circa un mese e soprattutto sta iniziando a dimostrare grandi miglioramenti dall’apprendistato nel ruolo di terzino basso che Benitez ha voluto fortemente assegnare all’ex Samp. Il buon Christian ha dato l’anima, consapevole che dal rendimento con l’azzurro Napoli passa il treno che porta diretto in Brasile con l’altro azzurro, quello dell’Italia, lì dove proprio Maggio non può fallire. Armero invece è un po’ più sul filo del rasoio. L’adattamento ad esterno basso non ha funzionato alla grande e gli errori commessi sono stati tanti e grossolani. Unico per corsa e dedizione, il colombiano paga la poca conoscenza del nuovo ruolo e soprattutto alcuni limiti tattici e in fase di copertura che più di una volta hanno messo gli azzurri in difficoltà (grossolano fu l’errore che portò il Marsiglia sul 2-2 al San Paolo prima del 3-2 firmato Higuain).
CORRI TOTO’ – Bigon ha cercato subito di rimediare i danni provando a riempire il vuoto attingendo dalla lunga lista di svincolati in giro per l’Europa. Anthony Rèvelliére rappresentava la prospettiva più gustosa e soprattutto più importante per quantità di match giocati e per la grande esperienza raccolta nel corso degli anni. Da Castel Volturno parlano di un calciatore sul piano fisico già in condizioni discrete, con circa 55-60 minuti nelle gambe nonostante il lungo periodo di inattività. Correre veloce, ma soprattutto il più presto possibile diventa fondamentale sia per il francese che per Benitez, alla ricerca di un ricambio importante per prevenire possibili errori di attenzione ma soprattutto carenze fisiche del duo Armero – Maggio.
A GENNAIO SARA’ RIVOLUZIONE? – L’occhio sul mercato però resta vigile soprattutto su quelle due fasce di campo. Bigon e Benitez stanno pensando a come costruire il Napoli che verrà e uno snodo importante sarà proprio quello che riguarda i laterali. Armero, a differenza di Maggio, fa gola a tanti club, Benfica e Milan su tutti, e per una proposta importante potrebbe sbarcare verso nuovi lidi. Gli scout azzurri stanno monitorando le situazioni di Antonelli e D’Ambrosio, due giovani, italiani e con tanta voglia di emergere. Sullo sfondo restano anche le candidature di Arbeloa, Blind e Sagna, ipotesi però poco percorribili sia per l’alto costo del cartellino che, come nel caso del francese dell’Arsenal, per gli esosi stipendi percepiti. Le idee sono molte ma il principio è essenzialmente uno: ali forti e possente per permettere al Napoli di Don Rafè di volare sempre più in alto.
Sabato Romeo
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