E’ iniziata la battuta di caccia del Napoli, che ha puntato il mirino su tre prede: Antonelli, terzino sinistro del Grifone, Garay, difensore centrale del Benfica, e Jucilei, centrocampista dell’Anzhi.
La trattativa per portare il primo elencato dal Mar Ligure al Tirreno è molto avanzata: con un’offerta tra i sei e i sette milioni, la società azzurra potrebbe aggiudicarsi l’esterno rossoblu, già preparato per il campionato italiano, in quanto nella giusta condizione psico-fisica, per potersi tuffare nella nuova avventura napoletana. Le alternative: Montoya del Barcellona e Sagna dell’Arsenal. Due laterali difensivi di grande spessore.
Il secondo elencato, Garay, è il difensore centrale argentino del Benfica, uno degli elementi monitorati con maggiore attenzione dal Napoli. Ventisette anni, punto di forza del Benfica, con un passato in Spagna nel Real Madrid e nel Racing Santander, dopo gli inizi in Argentina con il Newells Old Boys. Difensore completo, esperto, bravo tecnicamente. Un elemento da considerare sullo stesso piano di Agger e Skrtel, i due centrali del Liverpool, seguiti dal Napoli e moto graditi a Benitez. Portare a termine una di queste tre operazioni non sarà semplice, in quanto dispendiose da un punto di vista economico. In questo momento quello maggiormente avvicinabile dei tre potrebbe essere Agger, che sta vedendo il proprio spazio limitarsi: un investimento da venti milioni.
La terza preda nel mirino del club azzurro è Jucilei, brasiliano dell’Anzhi e della Nazionale. Venticinque anni, centrocampista di qualità, il club russo lo metterà in vendita. Giocatore molto tecnico, da tempo nella lista azzurra, è Gonalons, punto di forza del Lione e della Nazionale francese. Un’operazione, però, particolarmente complicata. Sarebbe più semplice da chiudere la trattativa con Fernando del Porto, brasiliano, ventisette anni, adatto a giocare davanti alla difesa: quantità e qualità. Giocatore di spicco e di primissima fascia è Matuidi del Psg, il francese non ha ancora rinnovato ed è in scadenza. Per assicurarselo ci vorrebbe un investimento molto importante e ci sarebbe da battere una concorrenza agguerrita, sia in Italia che all’estero.
Fonte: Il Mattino