Pandev per Hamsik e Britos per Fernandez. Sono stati questi gli unici innesti operati da Benitez nella formazione base che ha affrontato il Parma. Per Britos era anche prevedibile. Il difensore ha recuperato dalla lussazione alla spalla e va a riprendere il suo posto al fianco di Albiol. Stava giocando lui da titolare prima che s’infortunasse contro la Roma e venisse rimpiazzato prima da Cannavaro e poi da Fernandez. Ed appena disponibile, Benitez l’ha richiamato in squadra ben sapendo quanto possa garantire in fase di marcatura ed anche in appoggio. L’uruguagio sarà in campo anche a Dortmund. E lì dovrà dare il meglio di se contro la punta centrale dei tedeschi, presumibilmente Levandowski.
CONFERME. Poco turn over, quindi. Due soli cambi. Benitez ha rinunciato di proposito ad una rotazione ampia proprio per prepararsi in vista della super-sfida di Champions League. Fiducia ad Armero sulla fascia sinistra. Idem per Maggio sull’out destro. A centrocampo, conferme per Behrami ed Inler, i titolari, coloro che stazionano davanti alla difesa e garantiscono quel filtro indispensabile in fase di contenimento. Tra l’altro Behrami, a cui è stato risparmiato il viaggio in Oriente con la sua nazionale, ha potuto recuperare da quel fastidio al ginocchio che gli aveva impedito di esprimersi come suo solito nelle ultime uscite.
PANDEV IN CIFRE. L’altra rotazione è quella che ha coinvolto Pandev e Hamsik, anche se l’infortunio dello slovacco, entrato nella ripresa e uscito dopo cinque minuti, ha fatto saltare il piano di Rafa. Pandev ha giocato 68 minuti prima della “staffetta” in senso inverso con lo slovacco. Non è riuscito a concludere nello specchio, ci ha provato una volta dalla distanza senza inquadrare la porta. Ha vinto sette duelli e ha recuperato quattro palloni.
CHANCE MERTENS. Sulla trequarti, conferme per Callejon a destra ed Insigne a sinistra. Per Mertens, forse, ci sarà spazio in Champions, o perlomeno sarà tenuto in serbo in caso di necessità. Su Insigne, Benitez confida nell’esplosione definitiva dopo la bella prova contro la Juve ed ha optato per la riconferma sull’out sinistro. Neanche Higuain è stato risparmiato con il Parma. Troppo importante la sua presenza al centro dell’attacco. Il Pipita aveva smaltito la fatica con la nazionale argentina ed il fuso orario. Sarebbe stato difficile fermarlo. Ed allora stavolta Benitez dice “no” al turn over. Non era il caso di rischiare con il Parma e soprattutto non sarebbe stato consigliabile stravolgere la formazione a tre giorni dal faccia a faccia con i tedeschi. Ne avrebbe pagato le conseguenze l’affiatamento nel gruppo e specie dopo una sosta di campionato non è mai opportuno effettuare troppi cambiamenti.
FONTE Corriere dello Sport