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Napoli, dove sei? Calo fisico e mentale, ma contro l’Arsenal serve l’impresa

C’è ancora l’aritmetica a contenere la delusione della gente. Quei numeri, che sostengono le residue speranze di continuare l’avventura in Champions, dovranno trovare riscontro con la concretezza. Per evitare di scivolare in Europa League, bisognerà battere con tre gol di scarto l’Arsenal, al San Paolo, nell’ultima giornata. Difficile, certo, ma non impossibile se in queste due settimane Rafa Benitez saprà rimettere in piedi il fisico e la mente dei suoi giocatori. La squadra è reduce da tre sconfitte consecutive, due in campionato (Juve e Parma) e una in Champions (a Dortmund). Sette gol in tre partite, oltre alle perplessità tattiche, impongono un’analisi di questa mini crisi che sta compromettendo il cammino in campionato e messo in serio pericolo quello in Europa.
Condizione fisica – Il calo è stato confermato dall’ultima prestazione. Il Napoli è venuto meno nei suoi uomini migliori che hanno evidenziato una forma fisica precaria. L’allenatore spagnolo è solito concedere due o più giorni di riposo anche durante le settimane in cui si gioca, mentre l’infermeria è affollata come mai lo era stata. Basti considerare gli infortuni di Zuniga, Mesto e Hamsik per rendersi conto del danno subito, senza contare, poi, il malanno muscolare di cui ha sofferto Higuain che non gli ha consentito di allenarsi e giocare regolarmente.

Deficit difesa – Che lì dietro mancasse qualcosa si sapeva. In estate è stato preso Albiol, giocatore di grande esperienza, ma per affiancarlo si è deciso di confermare Britos e Fernandez. Mai convincenti finora, tant’è che Riccardo Bigon si sta muovendo sul mercato per rinforzare il reparto. Il nome nuovo, tra le tante trattative aperte, è quello del brasiliano Bressan, del Gremio: il d.s. napoletano ha già avviato la discussione col procuratore del giocatore, l’uruguaiano Lipatin. L’altro problema riguarda gli esterni: Maggio e Armero hanno avuto un’involuzione incredibile e là dove una volta il Napoli era insuperabile è diventato vulnerabile. Involuzione come quella che presenta i numeri della difesa in questa stagione: 21 reti subite in 18 gare (12 in campionato e 9 in Champions).

Tattica e personalità – Una maggiore duttilità sul piano tattico probabilmente sarebbe servita in una partita che aveva poco o nulla da nascondere nulla sotto quest’aspetto. Il Napoli offensivo schierato a Dortmund ha agevolato le ripartenze degli avversari, soprattutto centralmente, dove il solo Behrami nulla ha potuto contro lo strapotere dei tedeschi, mentre Reus a sinistra ha avuto vita facile contro Maggio. Magari con un centrocampo a tre avrebbe contenuto meglio le furie del Borussia. Molto dovrà lavorare, Rafa Benitez, sulla personalità di questa squadra e dei suoi uomini più significativi, perché contro le grandi il Napoli le ha sempre prese: 4 k.o. su 4 (Arsenal, Roma, Juventus e Borussia) e lunedì sera c’è la Lazio all’Olimpico.

Fonte: Gazzetta dello Sport

Articolo modificato 28 Nov 2013 - 09:33

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Scritto da
redazione