Lunedì 2 dicembre si disputerà a Roma la partita che vedrà il Napoli affrontare un altro importante match che lo vedrà avvicinarsi o meno, alla vetta della classifica di questo campionato. Molti sono stati gli errori che gli azzurri hanno commesso nella partita di Champions contro il Dortmund ma, è possibile, evidenziarne principalmente tre.
Mancanza di carattere: il Napoli tende a commettere sempre gli stessi errori nelle partite fondamentali, quelle che pregiudicano una stagione, come contro la Roma, la Juventus e martedì contro il Borussia Dortmund, ovvero, mancanza di carattere. Prendiamo per un attimo in esame la partita di Torino: il Napoli era entrato in campo non con quella cattiveria agonistica che gli avrebbe permesso di prevalere contro la Juventus, bensì, con una spinta motivazionale che gli avrebbe permesso di ottenere solo e soltanto un pareggio, ciò significa che non erano riusciti ad acquisire una mentalità tale da poter, al contrario, vincere una partita di tale importanza. Come la Juventus in campionato, così la partita di Dortmund era di fondamentale importanza, una di quelle partite da dentro o fuori, una partita che ci avrebbe permesso, in caso di vittoria, di poter, magari, disputare il match contro un Arsenal in ottima forma fisica nonché primo in classifica, con maggiore tranquillità. Per quanto possa essere vero che il rigore abbia potuto penalizzare gli azzurri, in campo, il Napoli, ha avuto abbastanza tempo per poter reagire, per poter pareggiare ed essere più incisivi, cosa che invece è mancata del tutto. Higuain e Pandev erano completamente assenti; Inler, al momento del cambio, non è stato capace di dare supporto alla propria squadra e ad impostare il gioco. Il Napoli non aveva la stessa spinta agonistica del Borussia, dava quasi l’impressione di non voler vincere quella partita.
Errori tecnici: Passaggi, stop, cross, sono tutti fondamenti tecnici del calcio che, se eseguiti nel migliore dei modi, possono cambiare totalmente un’azione, questo è un dato di fatto. Il Napoli, ha mostrato il suo calo anche a livello tecnico. Un esempio lampante è evidente nell’azione che ha portato il Borussia ad allungare le distanze dagli azzurri, quando, sulla fascia destra, a centrocampo, Armero, attraverso un passaggio da dimenticare, regala nettamente il pallone all’avversario giallonero, innescando l’azione da goal. Gli errori tecnici commessi a centrocampo, non hanno permesso alla squadra di aprire il gioco; entrambi gli esterni, Maggio e Armero, non riuscivano a finalizzare il gioco con cross che potevano trasformarsi in assist, non riuscivano allo stesso modo a far salire la squadra. Questi errori sono facilmente evitabili, poiché il Napoli, dalla sua parte, malgrado tutto, ha un organico ben strutturato, anche grazie alla sua fruttuosa campagna acquisti. Da rivedere, forse, è l’omogeneità stessa del modulo, i movimenti poco fluidi e riusciti.
Mancanza di un leader all’interno dello spogliatoio: tale mancanza non può che essere strettamente collegata al calo caratteriale che sta dimostrando il Napoli nei big match che ha affrontato. Questa, infatti, potrebbe essere facilmente collegata e quindi scaturita, dalla mancanza di un vero e proprio leader all’interno dello spogliatoio, qualcuno che inculchi nella mentalità di ogni singolo giocatore, la grinta, la fame agonistica.