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Pronto all’esordio Réveillère. In sensibile aumento le chances del francese di trovare posto dall’inizio nella difesa a quattro. Migliorano sempre più le sue condizioni, ora deve trovare il ritmo partita e può farlo solo giocando. Ecco perché contro la Lazio è annunciato il suo esordio. E poi un altro indizio è rappresentato dalle evidenti difficoltà mostrate dai laterali bassi di difesa, sia Maggio che Armero. Il francese dovrebbe essere preferito al colombiano, pronto per lui un posto a sinistra anche se la sua naturale collocazione è a destra. Fermo praticamente da sei mesi. In estate non rinnovò il contratto con il Lione, si è allenato da solo fino ala chiamata del Napoli: disse subito sì e firmò a novembre il contratto con gli azzurri. Idee chiare e grande voglia. «Ho firmato fino a giugno perché il Napoli è un grande club. Poi vedremo per il futuro. Ora spero di fare bene e qui e sogno un posto per i Mondiali con la Francia», disse il giorno della presentazione a Castel Volturno. Testa sul manubrio, Réveillère si è messo subito a pedalare forte. La grande voglia di recuperare il tempo perduto e di convincere rapidamente Benitez che lo conosceva ai tempi dell’esperienza del Valencia. «Il suo tipo di calcio mi piace molto anche i terzini devono partecipare ed impostare», spiegò durante la presentazione.

Pronto a giocare dall’inizio, quindi. Le ultime prove oggi nella rifinitura a Castel Volturno, a sinistra nella difesa a quattro. I movimenti assimilati in questi venti giorni di lavoro, movimenti più che altro rispolverati: Réveillère alla differenza a quattro ci è abituato. Con il Lione e con la nazionale francese ha giocato quasi sempre così, ora a 34 anni si rimette in discussione con il Napoli di Rafa. L’ultima sfida di una lunga carriera di successi, dodici trofei con il Lione, l’ultimo proprio a maggio scorso, la coppa di Francia. Venti presenze con la nazionale francese e anche un gol nella gara di qualificazione per gli Europei contro l’Albania: con i Blues ha preso parte alla fase finale degli Europei nel 2012, titolare contro la Spagna. Insomma un difensore forte, esperto, abituato alle pressioni. L’unica incognita legata alla sua lunga assenza da partite ufficiali. Ma l’attesa sembra finita, contro il Parma già aveva qualche possibilità di giocare, poi Benitez fece altre scelte. Contro la Lazio invece dovrebbe affidarsi al primo minuto al francese. Salvo sorprese che con lo spagnolo quest’anno sono sempre all’ordine del giorno.

FONTE Il Mattino

Articolo modificato 1 Dic 2013 - 11:38

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Scritto da
redazione