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Carattere, tecnica e leader. Ecco cosa, questa volta, non è mancato al Napoli

In seguito alla partita di Champions contro il Borussia Dortmund, avevamo cercato di analizzare quali fossero stati gli errori commessi durante l’incontro e che non si sarebbero dovuti assolutamente ripetere durante la partita contro la Lazio. Da tale analisi ne sono emersi principalmente tre: mancanza di carattere, errori tecnici e mancanza di un leader all’interno dello spogliatoio.

E’ evidente come tali errori, però, sono stati abilmente corretti o, almeno parzialmente.

Carattere: Gli azzurri, di certo, non hanno mancato il loro obiettivo nel mostrare una mentalità del tutto diversa da quella mostrata nelle precedenti sfide calcistiche. Il Napoli, lunedì, è entrato in campo per vincere, per resistere fino alla fine e per non mollare mai, anche dopo la timida ripresa dei biancocelesti. Higuain è ritornato alla ribalta, mostrando a tutte le avversarie del club partenopeo che lui c’è e non è ancora pronto ad abbandonare la propria squadra. Pandev ritorna al gol contro la sua ex squadra e, al contempo, grazie ad alcuni falli subiti, riesce a favorire l’intero gioco della Napoli.

Tecnica: Per quanto riguarda il livello tecnico, ci sono stati miglioramenti ma, allo stesso tempo, Benitez non potrebbe dirsi fiero dei propri ragazzi. Non tutti gli azzurri hanno giocato seguendo un ritmo costante anzi, molti degli errori commessi contro il Dortmund si sono ripresentati inevitabilmente, anche a causa di un mister che ha deciso di schierare, nuovamente lo stesso modulo che è stato sconfitto dal Parma. Innanzitutto, Inler è stato colpevole di poca costanza nel gioco e ha commesso non pochi errori in fase di possesso palla. Armero, dal canto suo, non sembra riuscire a tener testa a Candreva, subendo, così, il pressing biancoceleste, anche se il suo ruolo, non è favorito dall’intervento del tutto assente di Britos e Insigne.

Leader: Un’altra nota di merito che va aggiunta a quelle già ottenute da Higuain in seguito alla sua prestazione contro la Lazio, riguarda, sicuramente la tempra e la leadership che ha mostrato durante i 90 minuti all’Olimpico. Se Benitez, nello spogliatoio, tituba ancora un pò nell’assumere il ruolo ufficiale di motivatore della squadra, El Pipita, si presta bene a tale ruolo in campo. In questo caso, non si parla solo di Leadership psicologica, bensì, Higuain mostra come può facilmente impostare il gioco dell’intera squadra per agevolare i suoi compagni durante ma manovra offensiva.

Articolo modificato 3 Dic 2013 - 18:03

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Scritto da
redazione