Stupire ancora, stupire sempre. Reina da quando è giunto A Napoli ha conquistato tutti con la costanza e la determinazione che puntualmente presenta in campo. Titolare inamovibile ha eclissato il giovane talento brasiliano Rafael e appunto ci si domanda: Dove è finito il secondo portiere? Per la prima volta, contro l’Udinese, è riuscito ad esordire ufficialmente e quindi, per molti, non è ancora facile scoprire le sue doti dopo la prestazione altanelante dell’intera squadra.
Il talento, però, l’ha dimostrato ampiamente nel Santos, il suo ex club, e per questo motivo ha reso tutti pazzi di lui quest’estate, in particolare la Roma e il Napoli. Nella capitale, molto probabilmente, sarebbe stato uno dei protagonisti indiscussi, nella città partenopea, invece, è ancora una comparsa oscurata da grandi attori di esperienza. Reina, infatti, gli fa da “chioccia” e lui, senza problemi, continua a lavorare.
Le competizioni che dovrà affrontare la squadra di Benitez sono tante: Champions o, in caso di terzo posto, l’Europa League, il campionato e tra un po’ anche la Coppa Italia. Probabilmente il tecnico spagnolo avrà bisogno di forze fresche così Rafael potrà mettersi in gioco più frequentemente e come tanti tifosi sperano, vederlo con maggiore costanza proteggere i pali azzurri. Le ambizioni del brasiliano sono molteplici e tanti l’hanno già etichettato l’erede di un altro grande portiere, il quale è stato per un mese nel ciclone del mercato del Napoli: Julio Cesar. Indubbiamente ha una grande responsabilità e per il futuro sogna di ritornare nella propria terra per partecipare al mondiale venturo con la casacca verde-oro. Tutto ovviamente dipende da cosa riuscirà a mostrare nel massimo campionato italiano con la maglia azzurra.
Certamente i tre goal subiti contro l’Udinese hanno reso il suo esordio meno felice, soprattutto per il rocambolesco risultato avvenuto al San Paolo. Il riscatto, però, fa parte dell’animo dei grandi campioni e le motivazioni per rialzarsi e fare bene non mancano. Rafael è pronto a rubare la scena a Reina cosicché l’alunno possa superare il maestro.