Arsenal Football Club o più semplicemente Arsenal. Gli uomini di Arsène Wenger sono da ieri a Napoli. Il lungomare la loro casa momentanea in attesa di mettere piede nel tempio calcistico partenopeo per l’ultima fatica di Champions della fase a gironi. Il San Paolo sarà un’autentica bolgia, un calderone di passione ed emozioni a pulsare per accompagnare la maglia azzurra oltre l’ostacolo più grande. I Gunners non faranno sconti stasera e c’è da scommettere che Ozil e compagni sono arrivati in Italia con tutta la volontà di portare a casa i tre punti ed espugnare lo stadio storico di Maradona.
Ed il Napoli? Il Napoli è ferito, il ciuccio è un po’ affaticato, smunto, con il fiatone, ma vivo e vegeto. Schiuma rabbia e c’è tutta la volontà di farsi trascinare dal pubblico delle grandi occasioni che affollerà stasera le gradinate e che meriterebbe tutt’altra casa. Inutile soffermarsi sull’importanza della sfida di stasera. Fiumi e fiumi di carta sono stati riempiti per discutere delle svariate possibilità statistiche e delle combinazioni di risultati che consentirebbero il passaggio a questa o quell’altra compagine.
Rimane però la consapevolezza dell’essere a poche ore da una sfida epica. Una di quelle sfide che il Napoli poche volte ha giocato nella sua storia vicina e lontana. Si ha la consapevolezza che l’Arsenal è lo spartiacque del progetto De Laurentiis parte II. Si avverte la tensione delle grandi sfide e la voglia di far bene di un’intera città. E’ un po’ come se stasera andassimo tutti insieme a riscaldarci prima della sfida. E’ come se ognuno di noi fosse pronto ad indossare la sua maglia griffata SSC Napoli, azzurro cielo.
Una diga insormontabile o un trampolino di lancio? Prendere o lasciare, dentro o fuori. La sfida di stasera non è solo una partita, non sono solo 90 minuti. Non nascondiamoci dietro un dito, non pensiamo che dopo stasera tutto potrà essere come prima. Continuare la Champions avrebbe un rendiconto economico e d’immagine notevole. Il calcio non si fa solo con la passione, ma vive di passione. La moneta è necessaria per continuare quel sogno e rimpinguare di nuova linfa vitale il progetto Benitez. Uscire stasera avrebbe un significato profondo e potrebbe segnare la strada del prossimo Napoli.
Avanti Napoli allora, avanti popolo partenopeo. Che ognuno di noi stringa i lacci stasera, indossi la propria maglia preferita o porti con sé il personale gingillo portafortuna. Servirà tutto ciò ch’è possibile al Napoli per compiere l’impresa.
(Antonio Picarelli)
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Articolo modificato 11 Dic 2013 - 12:45