Quanti di noi, alla fine, potranno dire di aver vissuto un risveglio simile? Quanti, dall’epoca di Maradona e Careca, di Giordano e Carnevale, non aspettavano così tanto una partita simile. E’ un’impresa, è un dentro o fuori clamoroso, senza poter guardare agli altri, senza cuffie, senza radioline. Perché sperare negli altri sarebbe impossibile: perché tocca a noi, questa volta.
E’ un miracolo di quelli veri: 3-0 agli dei inglesi del calcio, ai creatori del gioco, alla corazzata britannica che viene a Napoli solo per vincere. E’ una sfida, non è una partita. E’ una serata carica di adrenalina, a pallettoni.
E’ una serata dai mille significati. Non sapremo se, quella di stasera, sarà l’ultima volta in cui l’eco della Champions rimbomberà fino a Posillipo, nel fragore della notte. Non sappiamo se la coppa dalle grandi orecchie rimarrà il solito miraggio: la visione, nel deserto, di un’oasi troppo lontana. Irrealistica.
Sappiamo solo che un risveglio così è bello da vivere. Punto. Perché tutti, in fondo, possono essere eroi per un giorno. E chissà se stasera ci penseranno i Gunners a farci svegliare, o se il sogno continuerà. E domani, al mattino, potremmo dire di stare ancora sognando. Tanto non costa nulla…
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Articolo modificato 11 Dic 2013 - 09:34