90° MINUTO – Non può esserci Novantesimo minuto senza Paolo Valenti, volto storico della domenica pomeriggio, volto attraverso il quale gli italiani pendevano per conoscere i risultati e per vedere le gesta dei propri beniamini. Ancora oggi in onda, la trasmissione ha ovviamente perso d’importanza grazie soprattutto alle pay tv e alle trasmissioni istantanee che hanno rubato l’anima a questo sport, che tramutava l’attesa in uno dei momenti più affascinanti ed intriganti della domenica. Come dimenticare gli inviati dai campi, che più di ogni altra cosa raffiguravano con i propri volti ciò che era appena terminato e aveva l’obbligo di essere raccontato, mettendo in risalto una spontaneità genuina, mai condizionata dagli intrallazzi dello show business. Altri tempi… SFIDE – Va in onda su Rai 3 dal 1999 in seconda serata in periodi variabili, ma ogni tanto sono previsti degli speciali monotematici in prima serata. Inizialmente si parlava solo di calcio, poi però il programma ha allargato i suoi orizzonti, tanto da assumere come slogan “lo sport come non l’avete mai visto”. E’ un programma innovativo che incentra l’attenzione attraverso focus specifici su personaggi sportivi, messi a nudo e raccontati a 360°. Un nuovo modo di vedere e concepire lo sport… IL PROCESSO DEL LUNEDI’ – Nonostante le gaffes di Biscardi, questa trasmissione, nata dalle mani esperte e sicure di Enrico Ameri, è passata per qualche tempo al giovane Marino Bartoletti, il quale ha lasciato lo scettro definitivamente al genuino Biscardi, che fino a qualche anno fa dibatteva assieme ai suoi ospiti anche su alcune emittenti locali, per poi essere riacquistata dal palinsesto Rai, con Varriale attuale conduttore. Ma le edizioni degli anni ottanta sono e saranno l’emblema del processo del lunedì, quello originale… LA DOMENICA SPORTIVA – E’ la trasmissione calcistica per antonomasia. Partita nel lontano 1954, conosce i migliori anni sotto la conduzione del mitico Sandro Ciotti, dal’86 al ’93. All’inizio degli anni settanta la trasmissione introduce un’innovazione tecnologica che cambia radicalmente le discussioni sul calcio: la moviola. Attraverso la moviola, quasi sempre un apparecchio Prevost, le azioni salienti delle partite di cartello possono essere mostrate al rallentatore, analizzate e lungamente discusse. Durante una puntata de La Domenica Sportiva l’arbitro Concetto Lo Bello, messo di fronte alle immagini di calcio di rigore da lui negato al Milan nei confronti della Juventus, è costretto ad ammettere il proprio errore. DRIBBLING – Trasmissione televisiva sportiva a cura di Rai Sport. Una prima versione della trasmissione ebbe avvio l’8 dicembre 1973, venendo trasmessa ogni sabato nel tardo pomeriggio sul Secondo programma e tra i suoi conduttori ebbe anche Nando Martellini e poi Gianni Minà con Gianfranco De Laurentis. Il programma verte sui principali eventi sportivi (prevalentemente calcistici, ma non solo) del fine settimana, sui quali vengono proposti numerosi servizi ed interviste ai protagonisti. La celebre sigla della trasmissione è una versione remixata del brano One of These Days dei Pink Floyd. DOMENICA SPRINT – Il programma è partito nel marzo 1976 con il nome di Sport Sette (che negli anni Ottanta divenne poi il titolo di un’altra trasmissione sempre curata dal TG2 Sport, andata in onda per alcune edizioni il giovedì in seconda serata, quindi il sabato sempre dopo le 22.30), per poi assumere la denominazione di Domenica Sprint da ottobre dello stesso anno, e andava in onda sulla Rete 2 al termine dell’edizione principale del TG2 (che all’epoca aveva la denominazione di Studio Aperto), curata dalla redazione sport del TG2, guidata da Maurizio Barendson. Tra i conduttori ricordiamo Bruno Pizzul e Guido Oddo. Tutt’oggi in onda su Raidue, così come le alre trasmissioni sportive ha smarrito quel fascino e quella importanza che un tempo ne facevano un punto di riferimento per gli sportivi italiani. QUELLI CHE..IL CALCIO – La trasmissione esordì su Rai 3 il 26 settembre 1993[1] con la conduzione di Fabio Fazio e la partecipazione del giornalista sportivo Marino Bartoletti. Il suo nome deriva dal titolo della canzone (che inizialmente era anche la sigla del programma) Quelli che…, composta e cantata da Enzo Jannacci, con l’aggiunta della parola calcio, sport di cui si discuteva in studio. Dall’esordio e per tutta la conduzione di Fazio, Quelli che… il calcio collabora con la trasmissione radiofonica Tutto il calcio minuto per minuto su Rai Radio 1, con i volti dei radiocronisti che apparivano su un grande video wall alle spalle del conduttore. Nel 1996 il video wall con i radiocronisti viene spostato e collocato dietro alla platea del pubblico. Durante la trasmissione i risultati delle partite compaiono in successione sulla parte bassa dello schermo. Quando una squadra di serie A segna un goal esso viene comunicato in diretta; il nuovo risultato della partita compare nella parte alta dello schermo e su entrambi i margini dello schermo sventola una bandiera con i colori sociali della squadra che ha segnato, e i nomi dei calciatori che hanno segnato i rispettivi goal, un modo originale ed innovativo di abbinare il connubio vincente calcio-talk show. Dopo Fazio, gli anni di conduzione della Ventura, ultimamente sostituita di Victoria Cabello, mantenendo lo spirito iniziale della trasmissione, anch’essa soggetta ad inflazione causa pay tv.
Nell’era del world wide web , della pay tv , delle dirette dai campi con centinaia di telecamere capaci di inquadrare i più intimi particolari, ci siamo quasi dimenticati le nostre origini, quando c’innamoravamo di questo gioco attraverso i protagonisti che un tempo invadevano il tubo catodico delle nostre domeniche e non solo. Erano giornalisti attenti, preparati anche se alcuni dal volto non propriamente televisivo, che li rendeva più umani e quindi più vicini alla media borghesia che affollava i bar e si chiudeva in casa per ascoltare i risultati, per vedere le furtive immagini dei gol della Serie A, per udire dalle bocche dei protagonisti le proprie impressioni e le vicissitudini della giornata calcistica appena trascorsa.
Ripercorriamo un ventennio di TV che con il calcio ha avuto una connessione sempre vincente, alternando trasmissioni divenute “cult” di un’epoca, selezionando personaggi che hanno fatto parte della grande famiglia italiana che cresceva davanti allo schermo, che s’interrogava sulle dinamiche e spingeva al cambiamento, alla necessità di alimentare una cultura anche grazie alle esperienze e alle lezioni che il calcio è in grado di impartire. Trovate la vostra preferita oppure segnalateci quale, secondo voi, abbiamo colpevolmente dimenticato, con l’obiettivo di riportare in auge emozioni oramai assopite. Buona visione!