Sarà un Natale molto particolare. Di un campionato modello spagnolo, con Juve e Roma che hanno davvero la possibilità di legittimare il loro duello. I bianconeri giocheranno a Bergamo, i giallorossi in casa col Catania: il trampolino di lancio per presentarsi allo scontro diretto del 5 gennaio da protagoniste assolute. E indiscutibili. Sì, perché nel frattempo l’attuale terza forza del campionato – il Napoli di Benitez – continua a far impazzire il segno del rendimento. Una volta alle stelle, come è successo dopo la vittoria con l’Inter di Mazzarri, un’altra in ribasso, come è successo dopo il pareggio di Cagliari. Già, perché il Napoli ha perso due punti, ma soprattutto ha confermato che non basta una batteria di attaccanti – il tecnico azzurro li ha alternati tutti, fino a Mertens e Zapata – per creare una serie di occasioni da gol. Anzi. Il Napoli ha segnato una volta soltanto, su calcio di rigore. Oltre ad una prodezza di Callejon, annullata dall’arbitro, o meglio dal guardalinee, con una chiamata difficilissima.
Insomma, festeggia soprattutto il Cagliari, che ha ribadito di essere una squadra quadrata, solida, con una serie di individualità di primissimo ordine. Magari servirà per attirarsi una serie di antipatie, ma è sempre più forte il «sospetto» che Cellino sia il presidente che capisce di più di calcio. Ce ne sono altri, magari altrettanto bravi e forse anche di più nella gestione, ma dal punto di vista delle conoscenze tecniche non c’è dubbio che il numero uno del Cagliari sia appunto un numero uno. E’ l’uomo, non dimenticatelo mai, che ha confermato Allegri malgrado le cinque sconfitte iniziali consecutive ed è l’uomo che ha puntato su alcuni giocatori di altissimo profilo. Come Nainggolan. Già, lo diciamo nel giorno in cui il centrocampista del Cagliari non ha segnato e non è stato appariscente per questo. Ma l’impressione che Nainggolan ha confermato ancora una volta è una e una sola: siamo di fronte a un talento assoluto, per passo, partecipazione, attenzione, fisicità, intelligenza tattica. Un grande giocatore che introduce il gennaio di mercato con una caratteristica particolare. Ci sono calciatori che servono a questa o a quella squadra. Lui, no. Lui ha l’incredibile, e originale, caratteristica di essere l’ideale per tutti. Sarebbe l’ideale per la Juve, che così completerebbe il suo centrocampo stellare. Sarebbe l’ideale per il Napoli stesso, lì dietro a proteggere il poker di attaccanti. Sarebbe l’ideale per la Roma, per l’Inter, il Milan, la Fiorentina, la Lazio. E non dite più che a gennaio non ci sono grandi calciatori. Perché Nainggolan è un giocatore pazzesco.
FONTE Corriere dello Sport
Articolo modificato 22 Dic 2013 - 09:19