L’ultima volta fu il 27 ottobre: due mesi fa, più o meno, ossia una vita. L’ultima volta che Reina e Rafael hanno avuto il piacere di concludere una partita di campionato senza archiviare uno o più gol subiti, risale al match di campionato disputato contro il Torino e vinto con il punteggio di 2-0. Poi, carrellata negativa: sia in termini aritmetici, perché sono 14 le reti incassate, sia in termini tecnico-tattici, tra errori individuali o di movimento. Che urgano rimedi lo sanno tutti e lo ripetono in serie sia Benitez che i giocatori, ma se il grande impegno ed il lavoro sul campo non hanno prodotto i miglioramenti sperati, vuol dire che è sul mercato che il Napoli dovrà provare a trovare la soluzione.
LA COSTANTE – L’infortunio di Maggio, un irriducibile incappato in un errore casuale, ha dato il via libera all’ispirazione del difensore ed al gol del momentaneo vantaggio di Nenè. Libero di battere Reina con un tiro facile facile. Libertà in area, sbavature, disattenzioni: una costante che stona con un attacco da paura.
DOPPIO BILANCIO – Quattordici gol dicevamo, incassati nelle ultime 8 gare: sette in casa e sette in trasferta. Par condicio, senza offendere nessuno. Il trend delle prime nove giornate era stato completamente opposto: sei gol subiti. Qual è stato lo spartiacque? Proprio la partita contro il Torino.
GLI UOMINI – Questione di meccanismi, ma anche di uomini. Zuniga e Mesto out, con Maggio ed Armero che non hanno dato i risultati sperati. Tuttavia, il filtro a centrocampo non è stato dei migliori ultimamente, anche a causa dell’assenza di un uomo chiave come Hamsik.
Articolo modificato 23 Dic 2013 - 13:09