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Il terzo miglior acquisto del Napoli nel 2013: Jose Maria Callejon

Si avvicina la fine dell’anno, e comincia la lunga serie di classifiche in lungo e in largo che servono a farci ricordare cosa c’è stato di buono e cosa di cattivo in questi ultimi 365 giorni. Parliamo di Napoli, però. Nella nostra lunga cavalcata dei miglior acquisti del 2013 dobbiamo fare una premessa: non deludetevi, non dite che sarà scontata, non aspettatevi capitomboli o sorprese finali. Il giudizio è quello che è, e l’oggettivià non sempre esiste.

Partiamo con un indovinello: è un destro naturale, ha 25 anni ed è spagnolo. Ha segnato al suo debutto nell’Under 21 spagnola dopo appena 15′ dal suo ingresso in campo, ha segnato al derby col Barcellona al Camp Nou ai tempi in cui militava all’Espanyol, ha costretto il Real Madrid a stipulargli un contratto milionario a soli 21 anni. A soli 22 anni ha vinto un campionato di Spagna e una Supercoppa. Sapete di chi stiamo parlando, e lo conoscete bene: Jose Maria Callejon entra di diritto come terzo miglior acquisto del Napoli nell’anno solare 2013.

Bisogna dire, però, che la lotta con Albiol per il terzo gradino del podio è stata dura. Sì, perché tra gli “scarti del Real” c’era davvero l’imbarazzo della scelta. Il corridore madrileno, che dall’11 luglio è approdato in maglia azzurra, ha stupito tutti. Diciamocelo: in pochi si fidavano dei soliti intenditori di calcio, che parlavano di un grande giocatore e di una grande promessa. Eppure gol a raffica, soprattutto nelle prime apparizioni, spazzando via ogni dubbio e trasformandola in una certezza: Callejon è un grande, grandissimo giocatore.

Intelligente tatticamente, corre come pochi e segna con disinvoluta: ricordate il gol all’incrocio, o quello al volo con la Fiorentina? E la gemma di Marsiglia? Per non parlare dell’inutile prodezza contro l’Arsenal. Diciamocelo a pieni polmoni: siamo di fronte a un campione. Gol all’esordio col Bologna, e ancora con Chievo e Atalanta: prima di lui ci era riuscito solo un signore come Edinson Cavani.

Ma lasciamo perdere i paragoni, così come ricordi oramai allontanati: teniamoci stretto il nostro campione dai polmoni chilometrici e dalla voce sottile, che si è inchinato alla curva già alla prima apparizione. Come a dire: eccomi, benvenuti. Perché il 2014 è tutto da gustare.

Raffaele Nappi

Articolo modificato 25 Dic 2013 - 10:39

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