Quest’anno c’erano grandi attese su di lui, ma fin qui Lorenzo Insigne ha deluso, e non poco, le rosee aspettative. Si pensava, infatti, che quest’anno il talento azzurro sarebbe esploso, dopo un Europeo giocato da grande protagonista con la maglia dell’Under 21 e l’arrivo a Napoli del nuovo tecnico Benitez. Nonostante tutto questo, però, le cose non stanno andando nel migliore dei modi.
BUON INIZIO La stagione era iniziata bene, con un gran gol su calcio di punizione decisivo per il 2-1 del Napoli rifilato al Dortmund in Champions League al San Paolo, ma da lì in termini realizzativi è arrivato soltanto un altro gol, sempre in Champions e sempre al Dortmund, nella sconfitta per 3-1 in Germania, in questo caso su azione. In Champions la media è più che buona, infatti con 6 partite disputate e 2 reti realizzate è risultato il secondo miglior marcatore degli azzurri in Champions League, al pari dello spagnolo Josè Callejon, dietro soltanto a Gonzalo Higuain, capocannoniere azzurro nella massima competizione continentale con 4 reti in 5 partite. In campionato, invece, il bottino di Insigne è praticamente nullo. Il talento di Frattamaggiore ha giocato in tutte le 17 partite disputate fin qui in Serie A e non ha ancora trovato il gol nel torneo, nonostante sia stato schierato molto spesso titolare da Benitez.
QUAL E’ IL PROBLEMA? La causa della crisi in termini realizzativi di Insigne potrebbe essere la sua maggiore predisposizione a servire i compagni, come dimostra il fatto che il 22enne attaccante azzurro è il miglior assist-man del Napoli, con ben 5 assist effettuati. Il 2013 di Insigne si è concluso con soltanto 2 reti messe a segno in campionato, ma magari il numero 24 azzurro riuscirà ad andare a segno nella sfida contro la Sampdoria al San Paolo, che aprirà il 2014 del Napoli. Sarebbe il momento adatto per dare una scossa alla sua stagione e riprendersi la squadra di cui ha dichiarato di voler diventare capitano nei prossimi anni.
L’OBIETTIVO E’ RITROVARE LA CONTINUITA’ L’astinenza dal gol in campionato dura ormai dal 21 aprile, quando segnò al 93′ il gol che diede a Napoli la vittoria casalinga per 3-2 contro il Cagliari. Da quel giorno, però, sono passati 8 mesi e ben 22 partite, per un record negativo che continua ad aumentare. Sbloccarsi sarebbe fondamentale, perché aiuterebbe a ritrovare la continuità in zona gol, soprattutto considerando che a giugno ci saranno i Mondiali in Brasile e Insigne vuole esserci.