Poco meno di quattro ore ed il 2013 sarà soltanto un ricordo. Un anno fatto di gioie e dolori per il Napoli, con tanti cambiamenti e tante speranze in vista del nuovo che avanza. Dopo aver scelto il giorno più bello (8 maggio, Bologna-Napoli 0-3 e accesso assicurato in Champions League), è arrivato il momento di decretare qual è stato il giorno più brutto di questo 2013.
Anche in questo caso, la scelta è soggettiva. Tuttavia, c’è un giorno preciso che ha racchiuso in sé le lacrime dei sei milioni di tifosi azzurri: l’11 dicembre, ossia Napoli-Arsenal. Una giornata particolare, nella quale rassegnazione e speranza hanno giocato ad alternarsi nei cuori dei napoletani prima del fischio d’inizio del match. L’impresa era davvero ardua, lo si sapeva dal primo momento, ma quel pareggio durato 87 minuti in quel di Marsiglia aveva fatto assaporare il gusto della vittoria ad una città intera. Purtroppo, ci ha pensato Grosskreutz a spazzare via la gioia, gettando nello sconforto più grande i tifosi accorsi al San Paolo e quelli rimasti a casa, attaccati al televisore.
Una giornata strana, una partita che ha consacrato il Napoli tra le grandi d’Europa e che, al tempo stesso, lo ha sbattuto fuori dalla competizione più importante. Una giornata pazza, come lo è questa città ed il popolo che la rappresenta. Una giornata dalla quale, con il senno di poi (in vista dell’Europa League), potrà essere tirato fuori il meglio, come solo a Napoli sappiamo fare…
Antonio De Filippo
Articolo modificato 31 Dic 2013 - 14:33