L’anno della consacrazione, l’anno della vera rinascita. Il Napoli realizza il sogno più grande e cercato dopo il fallimento: il ritorno in serie A, nel campionato che “conta”, uno dei più belli del mondo.
E’ l’anno del cambiamento, acquisti importanti, giovani promettenti. Arrivarono, tra lo scetticismo di tanti, il “grassottello” Ezequiel Lavezzi e quello con la cresta, Marek Hamsik. Il DG Pierpaolo Marino strappò i due talenti rispettivamente dal San Lorenzo e dal Brescia.
La stagione 2007-2008 del Napoli è stata la 62ª in Serie A e la 66ª complessiva in massima serie.
Tanti nuovi arrivi e tante cessioni importanti: via i “vecchi” Pià, Bucchi, Trotta e Vitale e spazio ai giovani, nomi più altisonanti come quello di Gargano, Domizzi e Zalayeta approdarono alla corte di De Laurentiis. La sessione invernale portò rinforzi di qualità come Pazienza e Santacroce.
Il campionato non iniziò nel migliore dei modi, sconfitta in casa contro il Cagliari con i goal di Matri e Foggia ma il vero Napoli sbocciò ad Udine, vittoria importante, la prima manita e il primo goal in maglia azzurra del Pocho Lavezzi.
L’aria che si respirava era diversa, gli obiettivi pure. I tifosi, euforici, iniziarono a sognare e a cancellare dalla mente quel periodo piuttosto triste della storia del fallimento del calcio Napoli.
La sfida indubbiamente più bella nel girone di andata fu quella contro la Roma, ricca di goal (4-4) e proprio allora la vera anima di quel Napoli uscì fuori.
Impossibile non ricordare l’impresa degli azzurri in casa quando la Juve perse 3 ad 1. La gioia dei tifosi fu incontenibile.
Il girone di andata si concluse con diverse sconfitte importanti contro l’Atalanta, Fiorentina e Milan e vittorie contro il Catania e Parma.
L’anno nuovo si riaprì nuovamente con una sconfitta contro il Cagliari ma vittorie storiche come quella in casa sul Milan o Fiorentina riuscirono a far tornare il Napoli in Europa League siglando l’ottavo posto in campionato.
Gli azzurri, per festeggiare il ritorno in serie A, non potevano chiedere di meglio.
I protagonisti di quell’anno furono Hamsik e Lavezzi, il primo raggiunse più presenze di tutti (ben 40 totali), il secondo fu miglior marcatore tra tutte le competizioni (11 goal).
Il Napoli stava dunque ritrovando quel prestigio perduto…
(Ludovica Donnarumma)
Articolo modificato 5 Gen 2014 - 15:33