Il bel calcio, questione di tanti elementi tattici, tecnici, fisici e psicologici che si fondono insieme al momento giusto. Tra questi la classe, il talento, la concentrazione, l’intelligenza tattica, l’esperienza, le motivazioni ed anche la fiducia, quella che il tecnico, la società, i compagni ed i tifosi ripongono nel giocatore della propria squadra. Ben lo sa l’ala azzurra Dries Mertens che da quando il tecnico Benitez gli ha dato modo di esprimere le sue qualità al meglio e con una certa continuità, non ha disatteso le alte aspettative. Per chi è amante e conoscitore del calcio internazionale infatti, il belga non è una sorpresa bensì una conferma. Con le maglie di Utrech, Psv Eindhoven e della sua Nazionale, si era già confermato ad altissimi livelli nonostante i suoi 26 anni, collezionando ottime prestazioni e fiumi di reti. Ben tredici alla prima stagione in Olanda e persino 37 in 62 presenze con l’Eindhoven, vero club della sua consacrazione.
Il 24 giugno 2013 il folletto belga è approdato sotto l’ombra del Vesuvio in punta di piedi. Non conosceva il tecnico, la società né i compagni, così come l’italiano. Durante la conferenza stampa di presentazione parla francese, è in evidente difficoltà ma non si abbatte: studia, non solo la lingua ma anche il campionato italiano, gli usi ed i costumi della terra di Partenope, crea un forte legame con i compagni, si gode al meglio gli stimoli che può dare una squadra ed una città unica come Napoli. Gli inizi sono in salita: poco spazio tra i titolari, troppa concorrenza. C’è ancora da lavorare e migliorarsi. Il numero 14 azzurro infatti, sa aspettare il suo momento ed in particolar modo contro il Livorno mette in luce tutto il suo talento: dribbling, scatto in velocità, decine di assist per i compagni, passaggi precisi, una visione di gioco rapida e globale, tiro velenoso, pressing asfissiante, indiscusso spirito di sacrificio, calci piazzati da fuoriclasse. Insomma, i suoi punti di forza sono tanti e li mette tutti al servizio degli azzurri guadagnando gara dopo gara sempre più il consenso dello staff tecnico napoletano. Anche in Champions risulta decisivo contro il Marsiglia, gli manca la rete ma arriverà anche questa contro Fiorentina ed Inter fino alla splendida domenica di lunedì mattina contro la Sampdoria.
Al ‘San Paolo’ ormai si sente a casa e proprio contro i doriani è stato il migliore in campo, non solo per le splendide due marcature che hanno regalato la vittoria agli azzurri ma anche e soprattutto per una prestazione senza sbavature, per l’intesa perfetta che ha costruito con Higuain e Callejon per l’umiltà che palesa ogni volta che scende in campo, anche quando sbaglia o cerca, molto raramente, la giocata personale. Il belga al momento, è sicuramente tra i migliori acquisti della gestione del diesse Bigon, un asso nella manica che il club partenopeo ha riservato per raggiungere importanti traguardi stagionali. Questione di fiducia sì, ma non solo: Mertens è nel posto giusto al momento giusto ed insieme al Napoli potrà vivere degli anni davvero indimenticabili.
Alessia Bartiromo
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Articolo modificato 7 Gen 2014 - 16:21