Anno di grandi speranze e tante certezze. Il Napoli era ritornato dopo più di vent’anni in Champions League, la coppa dei campioni.
Gli sponsor sulle maglie erano rappresentati dalla Lete, Macron e MSC Crociere.
Il mercato estivo si aprì con una serie di cessioni e di arrivi. Fu il centrocampo il reparto in cui il Napoli cambiò di più: Michele Pazienza si svincola per fine contratto, Hassan Yebda non venne riscattato e torna al Benfica, club proprietario del suo cartellino, José Sosa venne ceduto al Metalist Charkive, Luca Cigarini (di ritorno dal prestito al Siviglia) e Raffaele Maiello andarono in prestito rispettivamente all’Atalanta e al Crotone. Il Napoli li sostituì acquistando Gökhan Inler dall’Udinese, Blerim Džemaili dal Parma e gli svincolati Marco Donadel e Mario Santana, entrambi in forza alla Fiorentina nello scorso campionato. Lasciarono il Napoli anche Mariano Bogliacino, destinazione Bari, Manuele Blasi, che si trasferisce al Parma nell’ambito dell’operazione Džemaili, e Daniele Mannini, riscattato alle buste dalla Sampdoria, che ne deteneva la metà del cartellino, e poi ceduto al Siena, nuovamente in comproprietà.
La difesa venne rinforzata con gli arrivi dei giovani argentini (classe ’89) Federico Fernández, il cui acquisto dall’Estudiantes era stato già definito nella precedente sessione di mercato, e Ignacio Fideleff dal Newell’s Old Boys e dell’uruguaiano Miguel Ángel Britos dal Bologna; fu un ritorno invece quello di Leandro Rinaudo, dopo un anno passato in prestito alla Juventus. Salutò Napoli dopo appena sette mesi il difensore spagnolo Victor Ruiz, che si trasferì al Valencia. Andarono via in prestito Fabiano Santacroce al Parma (anche lui nell’ambito dell’operazione Džemaili) e Luigi Vitale al Bologna, mentre Emílson Cribari lascia gli azzurri essendo scaduto il suo contratto.
Oltre al riscatto del cartellino di Edinson Cavani dal Palermo e la riconferma di Cristiano Lucarelli dal Parma, in attacco si registrarono gli innesti di Goran Pandev, arrivato in prestito dall’Inter, e Cristian Chávez, acquistato dal club argentino del San Lorenzo. In uscita Fabio Quagliarella venne riscattato dalla Juventus e Germán Denis divenne interamente un giocatore dell’Udinese. Vennero ceduti in prestito Nicolao Dumitru all’Empoli (dopo averne riscattato la comproprietà dallo stesso club), Erwin Hoffer all’Eintracht, Lorenzo Insigne al Pescara e Camillo Ciano al Crotone.
Lasciarono il Napoli i portieri Gennaro Iezzo e Matteo Gianello, svincolati per fine contratto; al loro posto arrivarono l’ex numero 1 del Lecce Antonio Rosati e lo svincolato Roberto Colombo.
Da segnalare infine l’acquisto in comproprietà dalla Triestina di Davide Bariti, centrocampista classe ’91, che venne girato in prestito al Vicenza.
La prima giornata di campionato, la quale avrebbe dovuto dare il via contro il Genoa, non si giocò per uno sciopero dell’Associazione Italiana Calciatore.
Ufficialmente, dunque, la serie A Tim incominciò il 10 settembre 2011 contro il Cesena, battendolo 3 a 1.
Nella prima parte del campionato si riscontrarono risultati altanelanti: vittoria importante contro l’Inter per3 a 0 a Milano ma anche sconfitte cocenti contro la bestia nera, il Chievo e contro il Catania. Il pareggio rocambolesco contro la Juventus spense un po’ i sogni del Napoli di raggiungere il primo posto. La squadra di Conte, infatti, uscì imbattuta quell’anno.
Il Napoli riaprì l’anno, dopo la vittoria importante contro il Genoa per 6 a 1 con un sorriso a metà: pareggio in casa contro il Bologna.
L’unico acquisto invernale fu quello di Eduardo Vargas dall’Univ. de Chile.
Seguirono tanti pareggi e qualche sconfitta, prodotti anche dalla stanchezza per aver superato alla grande il “girone di ferro” battendo il Manchester City in casa e per due volte il Villareal, due pareggi, uno Inghilterra e l’altro contro il Bayern Monaco al San Paolo.
L’uscita dalla Champions contro il Chelsea, riportò, però, il Napoli alla vittoria che si classificò, comunque, al quinto posto ritornando a giocare l’Europa League.
Il giocatore che ancora una volta si riconfermò il più presente di tutti fu Marek Hamsik (50) e il capocannoniere fu Cavani con 33 reti totali.
L’amarezza per il mancato ritorno in Champions, fu smussata dalla vittoria all’Olimpico contro la Juventus in Coppa Italia. Il primo trofeo dell’era De Laurentiis.
Articolo modificato 8 Gen 2014 - 22:16