Colazione allo stadio San Paolo. A sacco. Anzi, a zaino. Perché è da sempre che è così quando il Napoli s’allena a porte aperte e di mattina a Fuorigrotta. Saranno in tanti. E non solo studenti. L’appuntamento è di quelli attesi, annunciato da giorni sul sito ufficiale. Tutti al San Paolo. Cancelli spalancati dalle dieci. C’è chi farà “filone” a scuola e chi chiederà qualche ora di permesso al lavoro. E peccato non ci sia nessun nuovo acquisto da presentare. Forse l’idea era nata anche per questo. L’azzurro darà il buongiorno ai napoletani. E’ la mattinata più attesa, anche reclamata. Si apre alle emozioni, quel che è di fatto impossibile fare a Castel Volturno. Per ragioni strutturali e di sicurezza.
E allora tutti allo stadio. Il giovedì che è come una domenica. Il giovedì ch’era tradizione. C’erano i tempi di Maradona e di Soccavo invasa a metà settimana. Ieri come oggi, sarà un’invasione, tutti per il Pipita Higuain. Le ultime volte era stata una morsa d’affetto per Zalayeta, Denis e Lavezzi. In migliaia sugli spalti. Cavani, nove mesi fa, aspettando la finale di Coppa Italia Primavera con la Juventus, palleggiava da terra coi capelli e i pensieri raccolti in testa. Napoli era per lui già lontana da lui, i tifosi invece stretti, strettissimi intorno. Come stamattina.
FONTE Corriere dello Sport
Articolo modificato 9 Gen 2014 - 09:45