In un colpo solo, sfatato un atavico luogo comune: calciatori spagnoli non adatti al campionato italiano. Come del resto era confermato da una serie di clamorosi flop registrati nel corso degli anni. E invece non è più così. Nel Napoli, infatti, sta accadendo l’esatto contrario. Quest’anno grazie a tre calciatori spagnoli, a un allenatore formatosi tra Madrid e Valencia ed a un argentino esploso in Spagna (Higuain), la squadra sta viaggiando a passo spedito in campionato e inoltre aveva stupito anche in Champions League pur non riuscendo a qualificarsi nonostante dodici punti racimolati.
INVERSIONE DI TENDENZA. Da quest’anno, in casa Napoli si parla spagnolo e i risultati arrivano puntuali. Garantito anche lo spettacolo. Nessuno di loro è venuto meno alle aspettative: dal portiere Reina, al regista difensivo Albiol, all’attaccante Callejon. Tre calciatori che hanno offerto un contributo importante alla causa e si possono tranquillamente considerare le colonne portanti di un progetto appena decollato. Il portiere, maturato nella Premier League, si è calato subito nella nuova realtà diventando determinante in molte circostanze; Albiol ha preso in mano le redini della difesa con personalità e costanza fin dalla prima gara; Callejon, infine, ha risposto a suon di gol (otto in campionato, due in Champions League ) tanto da insidiare Higuain che lo precede di una rete nella classifica interna dei marcatori.
IL SEGRETO. Ma l’inversione di tendenza inaugurata dal Napoli nasconde un segreto che poi sarebbe la chiave di tutto: l’allenatore che parla la stessa lingua, che interpreta la stessa filosofia di calcio, che già conosceva i connazionali chiamati a seguirlo in Italia. E poi, l’intero staff che fa capo a Rafa Benitez, con l’esclusione di Pecchia che funge da vice ma anche da tramite con quella che è la realtà del campionato italiano.
LO STAFF. Lavorando con Benitez ed i suoi collaboratori, tra cui i fedelissimi Paco de Miguel e Xavi Valero, è diventato tutto più semplice e i tre spagnoli non hanno avuto la benché minima difficoltà ad ambientarsi. Durante gli allenamenti poi hanno modo di dialogare tra loro senza problemi per cui basta un niente per intendersi.
L’ESPERIENZA. Ma al di là di ogni possibile spiegazione, i calciatori iberici approdati a Napoli vantano tutti una consolidata esperienza in club che hanno sempre partecipato alle coppe europee (Real Madrid e Liverpool) e sono fior di professionisti. Il rendimento immediato di Reina, Albiol e Callejon meraviglia fino a un certo punto. E l’inversione di tendenza registrata nel Napoli non rappresentava certo un salto nel buio.
LA MENTALITA’. Gli spagnoli hanno anche trasferito nello spogliatoio partenopeo una mentalità vincente e una filosofia di gioco basata sul possesso palla e calcio propositivo. Reina è un maestro nel governare la sfera con i piedi e impostare l’azione, non solo abile tra i pali. Albiol, con la sua veduta di gioco ha permesso al Napoli di avere un riferimento di grandi qualità tecniche in retrovie. Tocca spesso a lui far ripartire l’azione nella fase attiva. Callejon, infine, si è rivelato un autentico uomo jolly dalla trequarti in su andando in doppia cifra tra campionato e Champions League in ventiquattro gare giocate. Ed è grazie a loro che il campionato italiano ora non rappresenta più una scommessa per i calciatori iberici.
FONTE Corriere dello Sport